di F.T.
Un’aggressione brutale con il collo di una bottiglia rotta – modalità che riporta alla memoria altri tragici fatti di sangue – ai danni dell’ex fidanzata, al tempo minorenne, ferita al collo e al petto. La ragazza, ternana, era finita in ospedale con lesioni profonde, mentre il suo aggressore – Moounir Laaroussi, 22enne di nazionalità marocchina – era stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Terni poche ore dopo l’accaduto.
Perseguitata Il fatto era avvenuto il 10 agosto dello scorso anno, alle una di notte, fra vico del Pozzo e via Tre Colonne, in pieno centro storico. Non il primo del genere, visto che la giovane, ossessionata dal suo ex che non si era rassegnato alla fine della relazione, ne aveva già denunciati altri più o meno analoghi.
Tentato omicidio Per quella storia, e non solo, il 22enne – difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli – è finito alla sbarra con le accuse di tentato omicidio, violenza privata, atti persecutori e maltrattamenti, quest’ultimo reato derubricato dal giudice in ‘lesioni’. Mercoledì mattina il gup Simona Tordelli lo ha condannato a otto anni di reclusione con rito abbreviato. In aula il pm Barbara Mazzullo aveva chiesto una condanna a dodici anni.
Altre botte Sotto la lente della procura, oltre al tentato omicidio di vico del Pozzo, c’era finito anche il pestaggio subito dalla giovane un mese prima. L’ex l’aveva colpita più volte con calci, schiaffi e lanciandole addosso anche dei sassi e addirittura una bicicletta. In ospedale le avevano riscontrato varie ferite e la lesione della membrana di un timpano, con prognosi di venti giorni. Due giorni dopo il tipo si era rifatto vivo, non per scusarsi, ma per dirle che se non avesse ritirato la denuncia, avrebbe subìto ben altro.
Risarcimento Nell’udienza di mercoledì il giudice ha anche disposto la liquidazione di una provvisionale di 8 mila euro nei confronti della ragazza, parte civile attraverso l’avvocato Andrea Madami. Il 22enne si trova agli arresti domiciliari. Il suo legale – l’avvocato Mattiangeli – si dice «moderatamente soddisfatto della decisione, a fronte delle richieste dell’accusa». Scontato, in ogni caso, l’appello.