«Abbiamo una vera e propria discarica sotto casa». La denuncia arriva da alcuni residenti di via Don Luigi Sturzo a Terni che, da alcune settimane, tra un motorino e un’auto parcheggiata nel cortile, si sono ritrovati delle lavatrici, un divano e addirittura una cucina ‘attrezzata’ con tanto di cartello con scritto: «Si prega di non toccare».
Ferraglia arrugginita «E chi tocca niente», dice una signora alquanto irritata. «Qui è tutta ferraglia arrugginita, rischio anche di prendermi qualche malattia». Le lavatrici e una stufa «sono qui da giorni, è una vergogna. Ma cosa sta diventando il nostro cortile? Una discarica?». La signora è già da qualche settimana che vede dei ragazzi arrivare con un’Ape 50 all’interno del cortile «e li ho sorpresi a scaricare qui tutti ferri vecchi. A volte delle biciclette rotte, altre volte qualche tavola di legno, fino alle lavatrici e la stufa di qualche giorno fa. Uno di loro, addirittura, credo abiti in uno dei nostri palazzi, l’altro non credo. Ma come fa a vivere in questo schifo? E perché ci devo vivere io?».
Movimenti notturni La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha spinto i residenti di via Don Luigi Sturzo a denunciare l’accaduto, è quanto è successo martedì sera. «Erano circa le 23 – racconta un’altra signora – quando mi sono affacciata alla finestra e ho notato dei movimenti alquanto sospetti nel nostro cortile. Sono rimasta alla finestra a vedere cosa stesse succedendo ed ho visto due uomini, non italiani e non residenti nei nostri palazzi, scaricare da un furgoncino, prima una rete da letto, poi dei pensili ed un sacco di altre cose. Le hanno ammucchiate lì e se ne sono andati».
Meta per discarica Dopo circa un quarto d’ora, aggiunge la signora, «è arrivata una donna, anche lei non italiana, che ha controllato le cose abbandonate lì poco prima e le ha coperte con un telo. Se n’è andata per poi tornare, poco dopo con un uomo a controllare. Dopo un lungo via vai di persone, fino a tarda notte, uno di loro ha scritto con un pennarello su un telo: ‘Si prega di non toccare’». Mercoledì mattina, «quando sono scesa per andare al lavoro, tutta quella catasta di roba era ancora lì. Praticamente il nostro cortile sta diventando meta sicura per scaricare gli scarti? Indignata, ho preso in mano il mio cellulare e ho deciso di scattare un po’ di foto».
Polizia municipale La donna, con ‘servizio fotografico’ alla mano, si è quindi rivolta alla polizia municipale. «Sono andata dalla vigilanza ambientale per spiegare cosa stesse succedendo sotto casa mia. Ho mostrato le foto e raccontato cosa avevo visto. Purtroppo però, l’agente mi ha spiegato che il cortile risulta essere una proprietà privata – seppur privo di sbarre o cancelli – e che, quindi, loro non sarebbero potuti intervenire». L’agente ha, però, consigliato alla donna di rivolgersi all’amministratore di condominio e chiedere aiuto a lui.
L’amministratore di condominio «Così ho fatto – spiega la signora – l’ho chiamato e gli ho chiesto di venire a vedere con i suoi occhi in quali condizioni siamo costretti a vivere». Nel pomeriggio di mercoledì «l’amministratore è passato a controllare, ma anche lui mi ha fatto capire di trovarsi un po’ con le mani legate non sapendo a chi appartenesse questa ‘schifezza’. Ci ha consigliato di tenere d’occhio la situazione per cercare di individuare i responsabili con sicurezza e di ricontattarlo».
Allertato il Wwf «Praticamente siamo soli», dice esasperata la donna. «Soli e abbandonati nella discarica. Perché nessuno può aiutarci? Non sappiamo più a chi rivolgerci». Intanto, mercoledì sera, al rientro dal lavoro la signora ha visto che «i pezzi della cucina su cui era stato messo un telo con il cartello ‘Si prega di non toccare’, erano stati tolti. Almeno qualcosa. Ma tutto il resto – un divano, due lavatrici, un forno e delle biciclette – era ancora lì. Sono venuta a sapere che domenica prossima le guardie ambientali del Wwf saranno a ‘caccia’ di discariche abusive sul territorio ternano e, quindi, mi sono messa in contatto con loro. Molto gentili e disponibili mi hanno risposto che tra i controlli che effettueranno domenica ci sarà anche il nostro cortile. Ci affidiamo a loro, la nostra ultima speranza».