Terremoto, Mattarella: «Ce la faremo»

Dopo aver fatto visita alla popolazione di Preci il Presidente si è trasferito a Norcia per incontrare i ragazzi delle scuole

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mattarella, preci, 25 novembre, terremoto, sismaIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo essersi fermato a salutare la popolazione di Ussita è arrivato a Preci. Ad accoglierlo la presidente della Regione Catiuscia Marini e il sindaco Pietro Bellini. Dopo la visita a un’azienda di salumi del posto, gremita di abitanti con sventolanti bandierine tricolore, ha incontrato la popolazione. Ha salutato i bambini che gli sono corsi intorno con tanto striscioni colorati e poi si è rivolto all’85enne Francesca: «Coraggio, ce la faremo».

mattarella, sisma, terremoto, preci, 25 novembre 2016La signora Francesca «Ho detto al presidente – ha spiegato la signora Francesca – che sono scoraggiata, perché questa volta ci vorrà tanto a rimettere a posto le cose. Siamo distrutti. Il presidente però mi ha rassicurata».

Cambio di programma Il Capo dello Stato, dopo aver incoraggiato la popolazione, doveva partire alla volta di Amatrice per poi tornare a Norcia, verso le 13,45, per visitare le scuole. A causa del maltempo, però, il presidente ha cambiato programma. La nebbia non gli rende possibile spostarsi con l’elicottero così ha anticipato la visita ai nursini, mentre la tappa laziale rischia di saltare. Mattarella era atteso alla Scuola Romolo Capranica di Villa San Cipriano, frazione di Amatrice.

La scuola prefabbricata di Norcia Il sindaco Nicola Alemanno e le autorità locali hanno accolto Mattarella e lo hanno accompagnato alla ‘De Gasperi-Battaglia’, la scuola prefabbricata provvisoria della città. La struttura ospita 500 studenti delle scuole primarie e secondarie che si alternano per le lezioni in turni del mattino e del pomeriggio. Mattarella è entrato nel prefabbricato che si trova fuori le mura del paese. «L’obiettivo della ricostruzione sarà certamente conseguito», dice rispondendo agli studenti. «La scuola e la famiglia sono le priorità delle istituzioni e da queste dobbiamo ripartire per uscire dalla crisi seguita al sisma. Faccio gli auguri a tutti affinché si possa tornare presto alla ‘normalità’». All’uscita ha parlato con il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani e con il sindaco Nicola Alemanno. «Il presidente – dice il primo cittadino di Norcia – ha voluto portare un messaggio di fiducia e di speranza a tutte le comunità locali. Lo ringraziamo per questa visita e per il gesto che ha voluto compiere. Speriamo di ripartire presto con la ricostruzione».

mattarella, norcia, 25 novembre 2016, terremoto, sismaGli studenti «La nostra terra – dicono gli studenti dell’Istituto ‘De Gasperi-Battaglia’ – è stata colpita da un evento bruttissimo, da una calamità talmente importante che ha destabilizzato ovviamente i nostri cuori e la nostra vita quotidiana. Noi però non molliamo e non vogliamo mollare. Vogliamo che la nostra scuola rimanga la sede del nostro percorso di formazione e di vita». Un’alunna ha letto, poi,  a nome di tutti una lettera al capo dello Stato, al quale gli studenti nursini hanno espresso «affetto, rispetto e gratitudine». Una lettera in cui gli alunni di Norcia hanno voluto rendere partecipe il presidente della Repubblica delle loro emozioni e dei loro sentimenti.

MATTARELLA SI INTRATTIENE CON GLI STUDENTI – IL VIDEO

La risposta del Presidente «Prima di venire a Norcia – spiega Mattarella – sono stato a Ussita e a Preci e questo giro l’ho fatto per manifestare solidarietà a tutti i comuni colpiti dal terremoto. Questi quattro comuni (era previsto come detto anche Amatrice, ndr) fra Marche, Umbria e Lazio danno l’idea di come questa zona sia il centro geografico dell’Italia, ma anche il centro affettivo dell’Italia. Questo perché in tutto il nostro Paese c’è un sentimento convinto e profondo di sostegno per i comuni colpiti dal terremoto rendendosi conto di quello che questo ha comportato in termini di difficoltà, traumi, angoscia per il futuro. Ho deciso di visitare le scuole e le aziende perché sono elementi la cui continuità garantisce la vita, la ripresa della vita di questi comuni. La sicurezza del futuro è garantita dal fatto che la scuola abbia ripreso a funzionare perché non si deve dimenticare che la cultura è l’ingrediente che consente ogni buona prospettiva del futuro ed è la garanzia migliore per questo».

mattarella, norcia, 25 novembre 2016, terremoto, sismaLa ripartenza Importanti le parole dette dal Presidente Mattarella al sindaco Alemanno: la sua presenza a Norcia «è testimonianza che la ricostruzione sta partendo e verrà completata». Il Presidente, racconta Alemanno «si è scusato con i nostri giovani per avere fatto loro allungare l’orario, mentre nella lettera che gli hanno consegnato, gli studenti hanno chiesto di non essere abbandonati. Sottolineando anche che scuola e lavoro sono punti di riferimento per la rinascita».

mattarella, norcia, 25 novembre 2016, sisma, terremoto«Sempre grande attenzione» Al termine della visita la Marini dice: «Il presidente ci ha sempre seguito con grandissima attenzione, anche con contatti diretti. Voleva capire lo stato della popolazione e le cose che si stano mettendo in campo nel lavoro di coordinamento. La visita di oggi è stata molto significativa perché è stato scelto un luogo di lavoro che continua a produrre dal giorno del sisma e una scuola dove l’attività è ripresa in maniera regolare. Questi sono segnali importanti. Perché vuol dire che la comunità riparte, che c’è coesione. Paesi di montagna quali sono Preci e Norcia vivono se continuano a vivere il lavoro e la scuola. Il presidente della Repubblica ci ha dato tutto il suo supporto, che è anche morale e di sostegno alle istituzioni che sono operative. Abbiamo lavorato sulle scuole e sulla viabilità, con i Comuni per l’urbanizzazione delle aree. Ma i cittadini la prima cosa che ci hanno chiesto è di far tornare a scuola i ragazzi».

Il precedente Il presidente è stato già a Norcia il 2 novembre scorso ed era entrato nella zona rossa insieme ad un gruppo di cittadini e poi aveva fatto tappa al Trasimeno dove sono alloggiati, in albergo, alcuni terremotati.

 

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