Terremoto, Regione stanzia nuovi fondi

Sessantacinque – per 3 milioni e 241 mila euro – interventi strutturali su edifici di proprietà privata per la prevenzione del rischio sismico

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Sessantacinque interventi per 3 milioni, 241 mila e 100 euro. È la cifra stanziata dalla giunta regionale – su proposta dell’assessore Giuseppe Chianella – per opere strutturali su edifici di proprietà privata in riferimento alla prevenzione del rischio sismico. Cinque i comuni coinvolti: Gubbio, Città di Castello, Montone, Umbertide e Pietralunga.

Gli interventi saranno finanziati attraverso lo scorrimento – derivanti in parte dalle economie registratesi nei precedenti bandi – della graduatoria già in essere: sono 8 a Città di Castello per 381 mila e 750 euro, 48 a Gubbio per 2 milioni, 484 mila e 750 euro, 1 a Montone per 20 mila euro, 2 a Pietralunga per 59 mila e 500 euro e 6 ad Umbertide per 295 mila euro. Tutti già oggetto – visto che c’è in corso una crisi sismica da oltre tre anni – di precedenti programmazioni: gli edifici oggetto di contributo sono tutti destinati a residenza stabili e continuativa di nuclei familiari e/o all’esercizio continuativo di arte o professione e/o destinati ad attività produttive, con l’importo complessivo del contributo regionale che corrisponde, al massimo, all’ammontare delle spese effettivamente sostenute dal beneficiario finale per interventi sulle parti strutturali dell’edificio.

I Comuni nei quali sono ubicati gli edifici risultati finanziabili dovranno effettuare opera di controllo, validazione e rendicontazione degli interventi; in caso di spese documentate inferiori all’importo erogato si procederà, su proposta del Comune competente, alla compensazione dei saldi o al recupero delle somme eccedenti già liquidate. In caso di rinuncia da parte dei beneficiari finali dei contributi, i Comuni, nel darne immediata comunicazione alla Regione, provvederanno al recupero delle somme eventualmente già erogate ed alla restituzione dell’intero ammontare all’Amministrazione regionale che potrà destinare quei fondi o altro tipo di economie a favore dei successivi interventi della medesima graduatoria o a successive azioni di prevenzione sismica.

Rafforzamento locale «In particolare – le parole di Chianella – questo piano di prevenzione sismica, che è il settimo al quale diamo attuazione, prevede interventi di ‘rafforzamento locale’ cioè delle riparazioni localizzate a singoli elementi strutturali, finalizzate e ridurre o eliminare comportamenti dei singoli elementi o parti strutturali che danno luogo a condizioni di fragilità e/o innesco di collassi locali, o interventi di ‘miglioramento sismico’ per i quali le norme tecniche prevedono la valutazione della sicurezza prima e dopo l’intervento sull’intera struttura, e che devono consentire – conclude Chianella – di raggiungere un certo valore minimo prestabilito di sicurezza sismica».

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