Avrebbero agito da veri e propri ‘maranza’, tenendo sotto scacco almeno due giovanissimi ternani – di cui uno minorenne – in un arco temporale che va dal febbraio all’autuno del 2021. Le indagini dei carabinieri del comando stazione di Papigno hanno fatto finire in tribunale tre giovani, uno dei quali – 23enne di origini straniere e residente ad Arrone, difeso dall’avvocato Riccardo Ciampi – è stato condannato dal gip di Terni Barbara Di Giovannantonio a quattro anni di reclusione, con rito abbreviato. Per lui l’accusa, che gli contestava i reati di estorsione, rapina e spaccio di droga, aveva chiesto quattro anni e quattro mesi. Gli altri due co-imputati invece, un 22enne e un 20enne, entrambi cittadini italiani e difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli, sono stati rinviati a giudizio e verranno giudicati con rito ordinario.
Secondo quanto ricostruito dalla procura di Terni, il 23enne condannato avrebbe costretto un ragazzo di Terni, all’epoca 18enne, a consegnargli somme di denaro, capi di vestiario, una play-station e anche ad acquistare presso di lui la droga poi consumata dallo stesso 23enne-spacciatore. Il tutto condito da minacce per risultare ‘convincente’. Un ulteriore capo di imputazione, relativo al reato di rapina e che riguarda tutti e tre gli indagati, fa riferimento ad episodi di violenza messi in atto verso lo stesso 18enne ternano e un ragazzo al tempo minorenne, condotti al parco Ciaurro e costretti, fra schiaffi e spintoni, a consegnare abbigliamento, soldi e anche una carta di identità. Per il 23enne ora la prospettiva è quella del giudizio d’appello. Gli altri due imputati, invece, si difenderanno nel processo che si terrà di fronte al tribunale di Terni.