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Home » Formazione al lavoro: «Agenzie verificate»

Formazione al lavoro: «Agenzie verificate»

di Francesca Torricelli
17 Gennaio 2017
in Attualità, Dal territorio, Economia, Politica
Tempo di lettura: 4 minuti di lettura
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di A.V.

Mettere ordine nel settore e renderlo più efficiente. È questo l’obiettivo che si pone la giunta con il riordino del sistema di accreditamento delle agenzie formative che operano nella regione. «Il 2017 per il sistema formativo umbro dovrà essere l’anno della svolta», dice Paparelli.

Agenzie formative Sono 214 i soggetti accreditati in Umbria. Tutti, cioè, sono stati valutati da un apposito nucleo che ha verificato che le agenzie rispettassero gli standard di qualità prefissati. Nel pdf che si può consultare sul sito della Regione, si possono vedere anche agenzie non umbre: ce ne sono di laziali, di toscane e di marchigiane, ma anche una di Marghera, in provincia di Venezia, una di Ancarano, in provincia di Teramo e una di Lecce. Non importa, infatti, dove sia la sede legale della società, per operare nella nostra regione requisito indispensabile è una sede corsuale nel territorio che abbia un’aula dove tenere i corsi, un laboratorio informatico, una serie di servizi di supporto e tutta la struttura che serve agli studenti per affrontare la formazione.

Programmazione I requisisti non sono solo questi. L’agenzia deve dimostrare di possedere delle ‘capacità gestionali’ attraverso la definizione di un organigramma, di un mansionario e di tutti i processi che attengono al ciclo delle attività formative (direzione, qualità, analisi dei fabbisogni, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione). L’organigramma, inoltre, deve essere costituito da responsabili che abbiano dimostrato di possedere l’esperienza professionale coerente con le funzioni che andranno a svolgere e devono avere una formalizzazione del loro incarico da parte dell’agenzia accreditata. «Il nostro ufficio, monitora costantemente la stabilità e il mantenimento dell’organigramma vigente – dice Stefania Pettine, dell’accreditamento – che deve essere sempre presente a prescindere dalla realizzazione o meno di corsi di formazione».

Settori I servizi che vengono erogati sono suddivisi in tre macrotipologie formative. C’è la formazione iniziale che prevede corsi per i ragazzi in obbligo d’istruzione, quindi fino a i 18 anni. Frequentando questi corsi ottengono un titolo di studio o una qualifica professionale. La seconda tipologia è quella della formazione superiore. Le persone che si rivolgono a questi servizi sono molto diversificate. Infine c’è la formazione continua e permanente che si rivolge a persone occupate o ad adulti che si vogliono aggiornare professionalmente o culturalmente. «Con la revisione del Sistema abbiamo aggiornato le macrotipologie», dice Pettine. «È rimasto il diritto dovere di istruzione-formazione, quindi la formazione dedicata ai ragazzi fino a 18 anni, mentre le altre due sono state unite nel ‘lifelong learning’ che riguarda tutte le persone che avendo un titolo di studio continuano a formarsi: per trovare un lavoro, per un aggiornamento, per un cambio di lavoro, insomma per i motivi più disparati, o più semplicemente per stare al passo con il ‘mondo’».

Formazione «L’obiettivo delle agenzie – dice la dottoressa – è accompagnare al lavoro. Quindi si devono occupare delle ricerca del lavoro, del mantenimento del posto, di una nuova ricerca nel caso in cui il soggetto che accede al corso voglia cambiare lavoro, e al potenziamento delle capacità del dipendente». Il sistema per ‘scoprire’ i vari corsi offerti è trasparente ed è «uno tra i più all’avanguardia». Serve solo una connessione a internet. «Basta digitare le parole ‘catalogo unico offerta formativa regionale umbra’ ed esce fuori una pagina in cui bisogna inserire la categoria di formazione ricercata, ad esempio acconciatore, e il sistema mostra le offerte di tutte le società evidenziando durata del corso, prezzi, e tutte le informazioni utili». Il fatto che l’agenzia sia accreditata è senz’altro un valore aggiunto. «Garantisce, oltre a standard qualitativi alti, che l’agenzia non scompaia», scherza Pettine.

Controllo Con l’accreditamento, ci tiene a sottolineare la dottoressa, c’è un vero e proprio accompagnamento della Regione a tutta la vita dell’ente. Innanzitutto, dopo un primo esame documentale, ogni agenzia candidata ad accreditarsi è sottoposta ad un audit in loco. «Dopodiché ci deve essere il mantenimento dei requisiti. Ogni due anni la società deve mandarci una domanda in cui conferma che i requisiti sono stati mantenuti. Se c’è una variazione deve essere comunicata entro un mese e questo eventuale cambio viene sottoposto alla commissione accreditatrice. Inoltre, ogni anno, facciamo un controllo a campione sul 5 per cento delle aziende».

Riordino «Con la revisione del sistema attuale – dice – sono previsti requisiti più stringenti per la sedi corsuali e per le responsabilità di funzione, ponendo un limite al numero delle funzioni che ogni persona potrà assumere. Le figure di riferimento devono essere maggiormente diversificate». Con questo riordino ci sarà ovviamente anche l’aggiornamento alla legislazione di riferimento vigente. Inoltre, come già spiegava Paparelli verranno introdotte premialità, o penalità, legate all’efficacia delle attività formative svolte.

Crediti e debiti «Abbiamo introdotto un sistema di crediti e debiti che prevede l’applicazione di punteggi premianti o penalizzanti legati ai risultati in termini di efficacia e di efficienza dei corsi realizzati, oltre ad altri elementi correlati alla capacità organizzativa e alle caratteristiche strutturali dei soggetti accreditati», spiega Paparelli. Il nuovo regolamento, quindi, dopo aver definito l’accreditamento come «l’atto con cui la Regione Umbria riconosce l’idoneità di un soggetto a realizzare interventi di formazione professionale finanziati con risorse pubbliche o oggetto di riconoscimento pubblico rimarcando che costituisce il vincolo per l’assegnazione dei finanziamenti stessi», stabilisce gli ambiti di accreditamento, i destinatari (soggetti costituiti nella forma di società di persone o di capitale, reti soggetto, consorzi di imprese, società cooperative e consorzi di cooperative, società tra professionisti; le istituzioni scolastiche statali e paritarie che rilascino titoli di studio con valore legale; le Università e i Consorzi universitari pubblici e privati che rilascino titoli di studio con valore legale; i Comuni singoli o associati; altri enti pubblici; le Associazioni; le Fondazioni) e i requisiti necessari all’ottenimento dell’accreditamento.

 

 

 

 

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