La premessa, che fa la giunta comunale di Terni, è lunga – e ripercorre la storia più recente della gestione del verde pubblico, compresi gli appalti poi finiti nel mirino della magistratura e che sono entrati a pieno titolo nella così detta ‘Operazione Spada‘ – e in certi passaggi suona un po’ come una difesa di quanto fatto. Ma poi la deliberazione della stessa giunta parla anche del futuro, passando per un presente che deve essere affrontato in fretta.
Il passato Si parte dal ‘Regolamento comunale per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e con disabilità’ del 2013, per poi ricordare come si decise di applicare le procedure ‘sotto soglia’. Quindi si cita il «progetto complessivo che ha portato ad una rivisitazione complessiva del modello di gestione delle attività» e si ricorda che nelle scelte fatte «trovavano applicazione i principi comunitari di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità» e che
«il sistema di appalto sopra indicato ha permesso di gestire le attività di gestione integrata del verde e del decoro urbano per buona parte dell’anno 2016».
Il futuro Nel frattempo, spiega la giunta, «l’Ufficio tecnico competente sta provvedendo a redigere un nuovo progetto compatibile con le risorse disponibili nel bilancio pluriennale 2017-2018 che consentono una gestione con contabilità a misura degli interventi volta per volta commissionati dai responsabili dell’Ufficio sulla base delle esigenze prioritarie nella misura in cui ne sarà possibile il soddisfacimento».
L’Agenzia Forestale Intanto, però, la giunta ha deciso «di assicurare la manutenzione del verde pubblico, nella fase transitoria dell’assegnazione di una nuova procedura d’appalto, mediante delega di funzione all’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria» e siccome è stabilito che «le procedure di gara per l’aggiudicazione devono esaurirsi entro il 30.09.2017», si dovrà redigere «un nuovo progetto di un appalto del tipo a misura per la manutenzione del verde pubblico al fine di essere sottoposto in approvazione in tempi rapidi, prevedendo: un unico lotto d’intervento con l’obiettivo di ampliare la concorrenza non solo al mercato interno», così da arrivare ad indire «una gara aperta per un appalto di durata biennale, con l’eventuale opzione annuale».