Una seduta aperta e chiusa a tempo di record quella di mercoledì mattina al Consiglio comunale di Perugia: convocata per le 9.30, è cominciata alle 10.30 e dopo dieci minuti era già stata sospesa. Motivo: la mancanza del numero legale per ben due votazioni consecutive. Alle 10.50 secondo appello e nuova mancanza del numero legale alla prima votazione utile. Seduta rimandata a maggio.
Le proteste Si stava discutendo una proposta di modifica del regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria. Ma all’ordine del giorno c’erano numerose questioni spinose promosse dall’opposizione, fra le quali quella relativa ad Agriflor. Quando il Presidente del Consiglio Varasano ha chiuso la seduta dell’assemblea, per carenza del numero minimo dei presenti, sono divampate le proteste, soprattutto dai banchi del Movimento Cinque Stelle, che poi ha indetto una conferenza stampa per informare i giornalisti.
M5S: Colpa del Pd «Il Pd si è messo d’accordo con le forze della maggioranza. Un atto gravissimo: il loro obiettivo era quello di far saltare la vicenda Agriflor e delle distillerie – denuncia Cristina Rosetti – eravamo riusciti a riportare la vicenda in commissione e in consiglio comunale e avevamo i numeri per farla passare. Questa logica del ‘partito unico’ è scandalosa. Chiederemo di annullare la concessione del gettone di presenza ai consiglieri comunali ma soprattutto chiederemo al presidente di prendere seri provvedimenti contro i consiglieri che hanno provocato la decadenza del numero legale, nel momento in cui si sono resi conto che, a causa delle tante defezioni fra i banchi del Pd, le loro proposte non sarebbero passate».
Il Pd si difende «Ancora una volta Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare hanno dimostrato la propria incapacità di governo – rilanciano i consiglieri PD – nella seduta di questa mattina del Consiglio Comunale il centro destra si è presentato con soli dieci membri su ventuno, e con l’assenza del Sindaco, che come sempre fa, non si è in alcun modo presentato in aula. Di fronte a questa totale mancanza di rispetto e al palese disprezzo delle funzioni della massima assise cittadina abbiamo abbandonato l’aula rinunciando al gettone di presenza. Come da prassi istituzionale in tutte le assemblee elettive è la maggioranza di governo a dover garantire il numero legale, non di certo la minoranza».
Rinunciamo al gettone «Di fronte a questa situazione indegna – continuano i consiglieri PD – abbiamo già comunicato ufficialmente la nostra rinuncia al gettone di presenza, esempio che ci auguriamo venga seguito da tutti. Forse il Sindaco e alcuni consiglieri del centro destra hanno assunto questa posizione di ostruzionismo visto che all’ordine del giorno erano stati inseriti temi scomodi (Agriflor, distillerie) fatto sta che ancora una volta la maggioranza dimostra la sua mancanza di senso istituzionale e si disinteressa dei problemi e delle istanze della città di Perugia».