
di Cristina Rosetti
Consigliera comunale del M5S a Perugia
Sono ormai più di sei mesi che gli utenti del servizio idrico sono sottoposti a gravissimi disservizi, di ogni genere: dal blocco sostanziale delle funzionalità del servizio clienti, anche solo per comunicare l’autolettura, al blocco della fatturazione, alle lunghissime code agli sportelli, ad un sistema informatico che, grazie al nuovo software di Acea, pagato da Umbra Acque milioni di euro, senza neppure fare una gara, sembra avere bloccato l’intero sistema.
Già a fine gennaio, unici nel panorama politico, ci eravamo mossi con una interrogazione urgente, e mesi fa il presidente Carini, su iniziativa del M5S, era venuto in commissione bilancio a relazionare sul suo mandato in Umbra Acque, l’andamento della società.
In quella sede aveva assicurato la prossima risoluzione di ogni disservizio. Invece, gli utenti stanno ancora subendo gravissimi disservizi: stanno arrivando bollette con un ritardo di oltre sei mesi, senza alcuna indicazione sulla possibilità di rateizzo; non di rado le bollette arrivano anche dopo il termine di scadenza, aggravando ancora di più la situazione. E non ci risulta che Umbra Acque abbia corrisposto ai cittadini per i gravi disagi alcun indennizzo.
Gli sportelli sembrano di fatto incapaci di rispondere al flusso di utenza ed è di questa mattina la notizia del prossimo incontro con il Prefetto, visto che i dipendenti si trovano a lavorare in condizione di grande disagio, che sembra imputabile al noto software che doveva invece ammodernare e rendere più efficiente il sistema.
Una situazione grave, come gravissimi sono l’inerzia e il silenzio della giunta Romizi, in particolare dell’assessore Barelli, che dovrebbe avere in carico i rapporti con la società, e dello stesso presidente Carini, che sembra delegare tutto al rappresentante del socio privato, quando dovrebbe adoperarsi per tutelare gli interessi dei cittadini e l’efficacia del servizio. Il M5S deposita la seconda interrogazione urgente e chiederà anche l’intervento dell’Auri e dell’Autorità per il servizio idrico.