«È stata finalmente messa la parola fine ad una diatriba durata anni, alimentata in modo strumentale e pretestuoso da chi agita spauracchi su presunti maltrattamenti che i cani subirebbero in Germania al solo scopo di tenerli chiusi in canile».
«La Regione ci ripensi» A dichiararlo è il sindaco di Montefranco, Rachele Taccalozzi, in una nota di commento alla sentenza del Tar dell’Umbria che non ha accolto il ricorso presentato dall’associazione Grandi Amici contro la decisione del Comune di affidare in adozione due cani ad altrettante famiglie tedesche. «Ora – afferma il primo cittadino – speriamo che anche la Regione prenda atto della regolarità delle procedure, della sicurezza delle adozioni canine internazionali e dell’assoluta affidabilità dell’associazione Animali-Amo, visto che con un provvedimento quanto mai singolare il dirigente regionale preposto aveva bloccato le adozioni internazionali in tutta la Regione».
Associazione ‘riabilitata’ La sentenza del Tar arriva a pochi giorni da un altro pronunciamento, sempre del tribunale amministrativo regionale, che ha dichiarato illegittima la cancellazione dall’albo del volontariato dell’Umbria dell’associazione Animali-Amo, autorizzandola di fatto ad operare sul territorio regionale. Il sindaco parla di «fine di un calvario per l’amministrazione comunale e per i cani» ed annuncia che «l’ente si rivolgerà alla Corte dei conti per la valutazione di un eventuale danno erariale». La vicenda, secondo la ricostruzione del sindaco Taccalozzi, aveva riguardato l’adozione da parte del Comune, in collaborazione con la Animali-Amo, di due cani – Trudy e Ripreso – dati ad una famiglia della Germania nel febbraio del 2015.