Un incontro per discurete del futuro dell’Agenzia forestale e dei suoi dipendenti. A chiederlo alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, sono Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: focus in particolar modo sullo stato dei lavoratori.
Il futuro Le organizzazioni sindacali evidenziano di «essere consapevoli che, nonostante l’ottimo lavoro svolto dai dipendenti dell’ente in particolare nelle zone colpite dal sisma, occorre discutere di un progetto per il futuro di un ente che ha dimostrato di essere un’importante risorsa per la regione e per la salvaguardia del nostro territorio». I sindacati pongono l’accento sullo stato – i dipendenti in Umbria sono oltre 500 – di usura fisica dei lavoratori che, durante anni di servizio svolto in condizioni difficili e con l’utilizzo di strumenti vibranti e pesanti (ad esempio motoseghe e decespugliatori), «risultano oggi avere delle notevoli problematiche di salute, che limitano lo svolgimento della propria attività lavorativa. Questa è una questione che riguarda un’elevata percentuale di dipendenti e mette a rischio la produttività stessa dei cantieri forestali».
Isopensione Le tre sigle puntualizzano di «chiedere pertanto l’utilizzo di strumenti previsti dalla legge di stabilità varata a dicembre dello scorso anno per avviare il percorso di accesso alla pensione che riguarderebbe un numero importante di lavoratori attraverso lo strumento dell’Isopensione, visto che l’età media dei dipendenti si aggira intorno ai 57-58 anni. Si potrebbe così avviare, attraverso la modifica della legge regionale che dovrebbe prevedere lo sblocco del turnover, un percorso che renda l’Agenzia stessa più efficiente tramite l’assunzione di nuovo personale, anche stagionale, che sostituisca i lavoratori che potrebbero raggiungere il traguardo della pensione».
Ricambio e professionalità In questo modo si «abbasserebbero i costi dell’Agenzia stessa che, comunque, negli ultimi anni ha dimostrato di poter stare sul mercato e di avere i conti in ordine e consentirebbe un ricambio importante della forza lavoro. Pensiamo ad un’Agenzia di prospettiva e sostenibile in cui i dipendenti che escono vengano sostituiti da altri che magari fanno un percorso iniziale di stagionalità, per consentire di continuare a mantenere le importanti professionalità presenti tra i lavoratori forestali Umbria». In conclusione i sindacati chiedono anche di capire qual è il progetto che riguarda gli impiegati forestali, data l’incertezza sul percorso che dovrebbe vedere transitare in Agenzia i dipendenti attuali rimasti nelle Comunità ontane: «È giunto il tempo di anticipare le problematicità che si potrebbero creare e di definire il progetto della nuova Agenzia forestale dell’Umbria – concludono Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil – e per questo l’incontro lo abbiamo chiesto direttamente alla presidente Catiuscia Marini e non solo all’assessore regionale con delega all’agricoltura Fernanda Cecchini e anche all’amministratore unico dell’Agenzia forestale Giuliano Nalli».