Un aggiornamento complessivo dei tempi e delle modalitร della ricostruzione pubblica e privata post sisma e chiusura del censimento danni tramite le schede Aedes (agibilitร e danno nellโemergenza sismica): questi gli argomenti di cui si รจ occupato oggi il comitato istituzionale dellโUmbria, presieduto dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, che รจ anche vicecommissario di governo per la ricostruzione. Oltre ai sindaci di tutta lโarea del cratere al tavolo hanno partecipato anche rappresentanti di tutte le altre amministrazioni comunali umbre dove sono stati registrati danni ad edifici (pubblici o privati) in seguito allo sciame sismico cominciato nellโagosto del 2016.

Massima attenzione ยซStiamo ormai entrando nella fase operativa della ricostruzione sia pubblica che privata โ ha affermato la presidente Marini โ ed occorre definire e condividere percorsi ed obiettivi tesi a velocizzare e semplificare il piรน possibile tali processi. Per ciรฒ che riguarda la ricostruzione pubblica, grazie alla definizione dei diversi piani che riguardano le scuole, gli edifici pubblici e strategici, le chiese e gli interventi relativi al rischio idrogeologico, nei prossimi mesi dovranno essere avviati cantieri per un ammontare complessivo, per la sola Umbria, di oltre 300 milioni di euro. Una mole di risorse molto significativa che impone una particolare attenzione e collaborazione tra tutti i soggetti pubblici interessati, affinchรฉ si possano realizzare al piรน presto tutte le opere finanziate, con particolare attenzione alle scuoleยป.
Scadenza imminente Lโufficio speciale per la ricostruzione dellโUmbria ha reso noto che il termine per la presentazione delle schede Aedes e della relativa perizia giurata da parte dei tecnici incaricati della compilazione delle stesse, per gli edifici danneggiati dal sisma scadrร il prossimo 31 marzo 2018. Lโinosservanza della scadenza o delle modalitร di redazione e presentazione delle schede determina, fra le altre cose, lโinammissibilitร della domanda di contributo. Inoltre, i cittadini che non hanno la scheda Aedes entro il termine stabilito, per la quale devono incaricare i professionisti dopo la scheda Fast, non potranno accedere ai fondi della ricostruzione. Ad oggi, su un totale di 5078 schede Fast che avevano certificato altrettanti edifici non utilizzabili, le schede Aedes presentate sono soltanto 2768. ร stato quindi rivolto un invito anche ai sindaci a sensibilizzare i cittadini ed i professionisti a presentare le relative schede nei tempi previsti.