Far cassa con gli arredi e le attrezzature dismesse del teatro Verdi, il Comune di Terni ci prova. Mentre la discussione tra i ‘polettiani’ e amanti del teatro moderno si è riaccesa, palazzo Spada dà seguito alla delibera di giunta del 16 novembre pubblicando il bando per l’alienazione: si cercano acquirenti per 943 poltroncine, 13 sedute in struttura tubolare ed imbottitura rivestite, 55 sedute in struttura tubolare in acciaio, il set sipario e due tendaggi in velluto rosso. Valore complessivo di base 20 mila e 210 euro, scadenza per le offerte fissata all’11 giugno. Certo, le immagini a corredo non sono proprio invitanti.
REVOCA APPALTO VERDI, TAR DELL’UMBRIA E TENTATIVI
Il primo lotto è il più corposo. Riguarda 943 poltroncine ‘5 Terre’ su struttura portante a ponte e retro schienale in legno (certificate e omologate, assemblate in diversi gruppi). L’importo a base d’asta per singola poltroncina è di 20 euro, per un totale di 18 mila e 860 euro. Il secondo lotto riguarda invece le sedute in struttura tubolare (non c’è certificazione di reazione al fuoco): in questo caso il valore è di 5 euro ciascuna.
TEATRO VERDI, DEGRADO E BIVACCO
Sipario e tendaggi Aumenta di poco l’importo a base d’asta per il terzo lotto, le sedute con struttura tubolare i n acciaio: 7 euro ciascuna. Si alza decisamente il tiro con il set sipario in velluto rosso (boccascena di dimensioni 10.50 x 9): prezzo di 600 euro. Infine i due tendaggi da 150 euro l’uno. Palazzo Spada specifica che «i beni vengono venduti nello stato di fatto e consistenza in cui si trovano e il Comune di Terni nonè responsabile per eventuali vizi dei beni venduti. L’aggiudicatario non potrà quindi sollevare eccezioni al riguardo». La responsabile del procedimento è la dirigente reggente delle attività finanziarie, Stefania Finocchio.
