di S.F.
Ancora segno negativo per l’area archeologica di Carsulae, aumentano invece gli ingressi – come di consueto quasi tutti non a pagamento, incassi molto bassi di conseguenza – per il sistema museale del Caos. Questo il risultato 2018 a livello turistico riscontrabile dagli open data del Comune di Terni: in totale sono state registrate 17 mila 311 visite con un’entrata lorda complessiva pari a 36 mila 272,50 euro.
Giù Carsulae
Per l’area archeologica si è passati dalle 14 mila 858 (dato già in decremento rispetto agli anni precedenti) del 2017 ai 14 mila 474 visitatori del 2018, per un segno negativo del 2,58%. Il mese record ad aprile con ben 3.509 ingressi, 1.736 dei quali a pagamento ed incasso che ha sfiorato i 7 mila euro; seguono agosto con 1.663 e maggio con 1.594. Record negativo – e di gran lunga – per febbraio (433, appena 821 euro di incasso) e dicembre con 457. In totale gli accessi a pagamento sono stati 8.375, oltre il 50% sul numero complessivo.
Sale sistema museale Caos

Trend diverso invece per la struttura di viale Campofregoso che, rispetto al 2017, ha fatto registrare un +9,5% (da 2.590 a 2.837) con incasso lordo di 1659,50 euro. Anche perché di ingressi a pagamento ce ne sono stati davvero pochi, appena 406. In questo caso il mese più remunerativo è stato marzo con 504 visitatori e 532 euro di entrate lorde, poi novembre (392) e maggio (247); punto più basso ad agosto con 24 ticket, curiosamente tutti a pagamento per un totale di 118 euro. Il guadagno è arrivato invece – restando in tema Caos, manca solo il dato di dicembre – dal servizio di caffetteria e gastronomia: 6 mila 682 scontrini staccati per un totale incassato di 82 mila 754 euro. Settore che non va in crisi.