«La coca la compri in Colombia a 2 mila euro al chilo. Arriva in Messico a 15 mila euro al chilo. Arriva negli Stati Uniti a 27 mila euro al chilo. Arriva in Italia a 54 mila, circa, euro al chilo. Con 10 mila euro di cocaina pura comprata in Sud America, diventi milionario. La legalizzazione potrebbe interrompere questa massa di guadagni infiniti, paragonabili solo al mercato del petrolio, ma trasformerebbe l’economia. Lo sportello di Vienna dell’Onu dichiarò che nel 2014 la crisi economica, che aveva creato soprattutto problemi di liquidità alle banche, fu superata grazie alla liquidità del narcotraffico che si riversò nelle banche europee». Così si è espresso lo scrittore Roberto Saviano nei giorni scorsi al festival del cinema di Venezia, in occasione della presentazione di Cosa ha detto Saviano sulla cocaina ‘Zerozerozero’, serie tv tratta dal suo romanzo-inchiesta scito nel 2013.

«Profondo disappunto»
Affermazioni che hanno raccolto plausi, critiche ed ora anche la netta contrarietà della Comunità Incontro onlus di Amelia (Terni), recentemente visitata ed apprezzata anche dal leader della Lega, Matteo Salvini. «Come Comunità Incontro, da anni impegnata nel difficile compito educativo e terapeutico di accompagnare centinaia di ragazzi in percorsi di ‘rinascita’ – affermano da Molino Silla – esprimiamo il nostro più profondo disappunto per le dichiarazioni rilasciate dallo scrittore Roberto Saviano in merito alla legalizzazione della cocaina. Ci stupisce come lo stesso scrittore dimentichi le conseguenze nefaste e irreversibili che la cocaina e altre sostanze stupefacenti abbiano sul corpo e la mente dei nostri giovani, in età sempre più precoce. Legalizzare la vendita di cocaina significherebbe solo aumentarne il consumo. Dal nostro osservatorio privilegiato – spiega la Comunità Incontro – ribadiamo la necessità, non più procrastinabile, di elaborare nuove strategie, perché siamo in piena emergenza educativa. Siamo sempre più convinti dell’urgenza di riaffermare, con azioni e progetti, la centralità della vita contro ogni tentativo di legalizzare ciò che per noi rappresenta solo la morte».