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Home » 25 aprile, Anpi Terni scrive al sindaco Latini

25 aprile, Anpi Terni scrive al sindaco Latini

di Fabio Toni
27 Aprile 2020
in Opinioni
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
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di Anpi Terni

Quello appena trascorso è stato un 25 aprile singolare. Abbiamo cercato di vivere la festa della Liberazione nelle modalità concesse da questa pandemia che ci costringe all’isolamento. Abbiamo condiviso sul web momenti solidali e cercato di vedere chi nel nostro paese lo festeggiava come abbiamo tentato di fare anche noi. Abbiamo cercato di vedere come le istituzioni repubblicane hanno celebrato questo 75° anniversario della Libertà e abbiamo scoperto ancora una volta la fantasia e il coraggio di tanti sindaci e di tante associazioni che, nelle condizioni date, hanno voluto in qualche modo rendere omaggio ai combattenti che ci hanno dato la possibilità di vivere liberi. Il gesto più bello è stato quello del presidente della Repubblica, che al di là delle circolari, ha reso omaggio ai Caduti in perfetta solitudine, dopo aver speso alte parole sull’importanza della Resistenza e di questa giornata.

Anche in Umbria le istituzioni si sono mosse in modo articolato in base alla propria sensibilità politica e umana. Ma una considerazione a parte va fatta rispetto al comportamento del sindaco di Terni. Ora, che Leonardo Latini ha un passato di destra è noto a tutti, come pure è noto a tutti che abbia avuto ed ha rapporti molto stretti con organizzazioni che si dichiarano fasciste. Premesso questo, abbiamo sempre cercato di avere con il sindaco della città un rapporto corretto pur nella profondissima diversità di opinioni. Molte sono state le occasioni in cui abbiamo polemizzato sempre nell’ambito della correttezza e nel rispetto che portiamo alle Istituzioni, chiunque le rappresenti. Abbiamo anche apprezzato in modo formale e diretto alcuni interventi che il sindaco ha fatto. Abbiamo anche apprezzato la presenza dell’amministrazione comunale, sempre delegata al vice sindaco, alle iniziative che abbiamo organizzato e alle quali è stato concesso il patrocinio del Comune, per ricordare i momenti più significativi della storia recente della nostra città: da ultimo il 75° anniversario della partenza dei 300 volontari nel Gruppo di Combattimento Cremona del ricostituito Esercito Italiano con la cerimonia di consegna di attestati ai familiari dei volontari. Naturalmente tutte le iniziative a cui è stato dato il patrocinio hanno visto la partecipazione dell’amministrazione su invito dell’Anpi, mai viceversa, mai si è verificato che una iniziativa di carattere storico attinente alla storia di Terni, alla storia della resistenza ternana, fosse presa da questa amministrazione.

E veniamo ad oggi. Sindaco ma non prova nemmeno un poco di vergogna per come ieri ha inteso ricordare il 25 aprile 1945 ? Come è possibile il giorno di una festa nazionale non dire una parola, non ricordare, non fare memoria nel momento in cui si depone una corona e si rende omaggio ai caduti? Che c’entra il coronavirus con la festa della Liberazione dal nazifascismo? Le pesa così tanto, ricordare che chi combatté nella resistenza e chi si oppose alla dittatura fascista nei venti anni in cui erano state eliminate tante libertà e compiute tante violenze ed omicidi, contribuì a liberare l’Italia e permise poi di avere una Costituzione così avanzata? Le pesa così tanto ricordare che, se oggi ci sono molte libertà individuali e collettive fu perché nel 1945 vinsero gli antifascisti ed i partigiani? Ricordi che anche le istituzioni locali liberamente elette, compreso lei sindaco, ci sono grazie a quella Costituzione e grazie al fatto che non vinsero quelli che si schierarono con il fascismo e la repubblica di Salò.

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