Il 23% dei bambini umbri è sovrappeso

Fabio Paparelli: «Ecco il piano per promuovere l’attività motoria nella scuola primaria»

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«Circa il 23% dei bambini umbri è sovrappeso, l’8% è considerabile obeso, mentre il 2% è addirittura affetto da obesità severa». Sono dati «allarmanti su cui abbiamo ritenuto importante intervenire, sia sotto il profilo della pratica sportiva che dell’educazione alimentare». A denunciarlo è stato il vicepresidente della giunta regionale dell’Umbria, con delega allo sport, Fabio Paparelli, nel corso della riunione del gruppo di lavoro interistituzionale che deve promuovere l’attività motoria e la salute tra la popolazione giovanile e nella scuola primaria.

Il protocollo Ad aprile 2015 era stato siglato un protocollo dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, dal presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, del rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Domenico Petruzzo, e dal presidente regionale del Comitato paralimpico, Francesco Emanuele. Un protocollo che sarà operativo da settembre, alla ripresa del nuovo anno scolastico

Il progetto «Dal protocollo, cui abbiamo lavorato come assessorato allo sport, insieme alla direzione regionale salute e a quelle dell’istruzione e dell’agricoltura – ha ricordato Paparelli – è scaturito uno specifico progetto integrato nell’ambito del ‘Piano regionale della prevenzione alla salute’. L’obiettivo è quello di promuovere l’attività fisica dei bambini che frequentano la prime classi di tutte – una novantina – le scuole primarie dell’Umbria». L’iniziativa ha incontrato «grande apprezzamento nella scuola; oltre il 98% degli istituti è, infatti, pronto ad attivare il progetto che, attuandosi nelle scuole primarie dotate di palestra ed essendo del tutto gratuito, costituirà anche una garanzia della lotta alle diseguaglianze. Va, infatti, ricordato che la crisi economica ha drasticamente compromesso la possibilità delle famiglie di garantire l’attività sportiva ai propri figli, in quanto si tratta di una pratica, spesso, onerosa, soprattutto per le famiglie più numerose».

Attività fisica «Con questa iniziativa – ha sottolineato il presidente del Coni Umbria, Domenico Ignozza, presente alla riunione -, frutto del lavoro sinergico tra istituzioni e mondo dello sport, andremo a completare il ciclo previsto dal Coni, su scala nazionale e promosso in collaborazione con il ministero – che coinvolge le terze, quarte e quinte classi della scuola primaria di primo grado – con due ore di attività fisica, realizzate dalle insegnanti di ciascuna classe, coadiuvate da un tutor». Il progetto prevede, infatti, «l’introduzione nel normale orario curricolare scolastico di due ore di attività fisica alla settimana, svolte in collaborazione con professionisti laureati in scienze motorie, selezionati dal Coni, sulla base di un bando attivato in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale».

I progetti Il bando – ‘Esperto o specialista di educazione fisica nell’ambito del programma regionale di interventi per migliorare lo stile di vita dei bambini umbri per l’anno scolastico 2015-2016’ – è stato pubblicato il 20 luglio scorso e rimarrà aperto fino al 27 agosto prossimo. Nell’ambito del progetto è, inoltre, prevista la promozione dei prodotti locali a filiera corta, come indicato nel ‘Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2014-2020’, quali strumenti essenziali di una sana alimentazione; il coordinamento della distribuzione di frutta a scuola, nell’ambito del progetto nazionale ‘Frutta nelle scuole’; così come altri interventi volti a diffondere l’educazione alimentare e la sana alimentazione dei bambini e delle loro famiglie, attraverso il coinvolgimento del centro ‘Curiamo’ dell’Università di Perugia e delle aziende sanitarie, insieme alle reti per la promozione della salute.

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