La «catena umana per la pace e la fraternità», l’edizione 2020 della Marcia per la pace Perugia-Assisi, si farà. Lo annuncia il coordinatore del comitato promotore, Flavio Lotti, dando appuntamento a domenica 11 ottobre. «Sarà una catena di donne e uomini – spiega – che vogliono e credono nella pace e perciò sono disponibili a fare un grande sforzo anche di fronte alle difficoltà legate al coronavirus».
All’insegna della sicurezza
«Sarà una manifestazione sicura – continua Lotti – per aiutare chi vive nell’insicurezza. Sarà un gesto di grande civiltà e responsabilità. Staremo fermi, distanti ogni due metri, per prenderci cura gli uni degli altri, evitare altri contagi e rispettare le regole anticovid. Staremo fermi per smuovere le coscienze di chi non vuol né vedere né sentire. Staremo fermi per difendere i principi e i valori in cui crediamo che sono iscritti nella nostra Costituzione e nelle fondamenta dell’Unione Europea, nella Dichiarazione universale dei diritti umani e nella Carta dell’Onu». Secondo Lotti «dobbiamo unire le nostre voci per far sentire quelle dei più deboli e vulnerabili, dei nostri anziani, di chi sta lottando contro le malattie, di chi sta perdendo i propri cari senza poter essere loro vicino, di chi è solo, senza lavoro, senza protezione, di chi si trova in difficoltà economiche, di chi si sente smarrito, di quella vasta umanità sofferente che implora la nostra attenzione e il nostro aiuto, di chi non ha né mascherine, né disinfettanti, di chi è privato di qualunque cura».
Le modalità di partecipazione
«Vogliamo dare voce ai bambini e alle bambine, alle donne, agli uomini, alle persone con disabilità – continua – , a quelle torturate dal morso della fame e dalle malattie, abbandonate sotto le bombe e l’occupazione militare, nelle mani di dittatori, sfruttatori, carnefici senza coscienza e senza pietà. A tutte le persone che sono in fuga dalle guerre, dall’oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici, a tutti gli esclusi e gli impoveriti da un’economia che continua a uccidere e distruggere. A tutti i difensori dei diritti umani e ai giornalisti che sono minacciati, perseguitati, torturati e ammazzati per il loro impegno civile, dentro e fuori il nostro paese. Sarà un nuovo modo per ringraziare chi sta facendo la propria parte per cambiare le cose che non vanno, dentro e fuori le istituzioni, nel piccolo e nel grande, chi si sta prendendo cura dei malati e dei bisognosi senza distinzioni e disuguaglianze, della nostra salute e della nostra sicurezza, chi lavora mettendo a rischio la propria vita, chi deve prendere le decisioni più difficili». Per partecipare è necessario iscriversi sul sito www.perugiassisi.org. Successivamente i partecipanti riceveranno l’indicazione del luogo dove recarsi.