Capodanno in Ast, location a rischio: «Salini chiarisca»

Il consigliere Rai Laganà scrive al suo ad: «Acciaierie luogo simbolo, gravi pressioni sulla presenza del pubblico»

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di F.L.

Ci ha pensato un intervento ufficiale del consigliere di amministrazione della Rai Riccardo Laganà a mettere nero su bianco i timori legati all’annullamento della produzione ‘L’anno che verrà’ – la trasmissione di Rai Uno condotta da Amadeus la notte di San Silvestro – programmata quest’anno all’interno dell’Ast di Terni. Il nodo è in particolare legato alla presenza o meno del pubblico – a causa delle rigide normative anti-Covid previste per il Capodanno dall’ultimo dpcm, ma anche di «presunte pressioni» -, tema in merito al quale giovedì il consigliere ha chiesto chiarimenti direttamente all’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini.

L’intervento di «alcuni collaboratori Rai»

«Con la consigliera Rita Borioni – spiega in un post su Facebook – abbiamo condiviso alcune preoccupazioni legate alla produzione di fine anno che dovrebbe svolgersi in Umbria, precisamente a Terni presso le acciaierie. Regione Umbria e Comune di Terni insieme a Rai Com hanno dato vita ad una convenzione che è un ticket per guardare lontano verso la ripresa economica e sociale del nostro paese. Le acciaierie, luogo di nobili operai, luogo simbolico dove è importante che Rai sia presente, nonostante le difficoltà, per declinare il profondo significato del servizio pubblico». Nello specifico, nell’atto in cui chiede a Salini di «aggiornare il consiglio rispetto allo stato dei lavori», Laganà sottolinea che «da fonti interne ed esterne all’azienda pare che si stia nuovamente mettendo in discussione la location umbra, dopo sopralluoghi logistici, valutazioni sanitarie e titoli sulla stampa di plauso alla Rai per la scelta, a causa di presunte pressioni di alcuni collaboratori Rai che avanzerebbero pretese legate alla presenza o meno del pubblico».

La proposta: «Invitiamo una rappresentanza del personale sanitario»

«Se queste voci dovessero essere confermate – continua – ci troveremmo di fronte a una grave ingerenza che, se sostenuta, si tradurrebbe in danno di immagine nonché erariale perché perderemmo l’importante contributo economico che il buon lavoro di Rai Com ci ha permesso di ottenere». Proprio in merito alla partecipazione del pubblico, il consigliere di amministrazione propone di valutare quella di «una piccola rappresentanza di medici, infermieri e operai, attori importanti di questo delicato periodo sociale». L’auspicio finale è dunque «che il progetto del capodanno a Terni presso le acciaierie venga realizzato senza ulteriori ostacoli visto lo sforzo profuso dai colleghi di Rai Com per perfezionare una importante convenzione con le istituzioni umbre che porterà prestigio e risparmi alle casse aziendali».

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