Dall’area cani di viale Centurini il «grazie» al Comune di Terni

«Mai abbandonati, nemmeno quando recentemente abbiamo avuto problemi con l’allagamento di una delle due aree per le copiosissime piogge»

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Un ringraziamento «per l’attenzione che ci è stata rivolta da parte del gruppo di Fratelli d’Italia (con i suoi consiglieri, con Monia Santini e con l’assessore Orlando Masselli) e da parte dell’azienda Esseti s.r.l.» arriva dal Comitato area cani di viale Centurini a Terni.

L’area cani

«Lo scopo del lavoro di un amministratore pubblico – scrivono dal Comitato – dovrebbe essere il bene comune della propria città e dei propri cittadini, ma nulla è mai scontato. In questo caso si è realizzato poiché abbiamo incontrato persone e amministratori che lo hanno fatto mettendo un nuovo tassello alla nostra città che sta finalmente migliorando giorno dopo giorno. Nel nostro quartiere un anno fa, proprio grazie a questo stesso gruppo della giunta comunale, abbiamo ottenuto una comodissima area cani dove recarci in sicurezza con i nostri amici a 4 zampe. Ad oggi l’area è auto-gestita, funziona regolarmente, è ben frequentata».

Problema allagamenti

Dal comitato dicono di non essersi mai sentiti abbandonati, «nemmeno quando recentemente abbiamo avuto molti problemi con l’allagamento di una delle due aree per le copiosissime piogge. Occorreva un intervento straordinario ed urgente perché non potevamo più accedere nella zona. Così, abbiamo di nuovo contattato il suddetto staff che è venuto a fare dei sopralluoghi per accelerare le tempistiche nonostante l’emergenza della pandemia. Hanno messo immediatamente in moto la macchina amministrativa e hanno trovato per noi un’azienda gestita da una persona di buon cuore che ha mandato i propri operai a risolvere il problema in maniera completamente gratuita. Per questo abbiamo deciso di ringraziare pubblicamente tutte queste persone, i nostri amministratori comunali e l’azienda Esseti s.r.l. per far sì che tutti coloro che leggeranno possano apprezzare il loro prezioso e celere operato. Per dimostrare, inoltre, che la cura delle persone e della città, talvolta, non sono seconde a niente e a nessuno, nemmeno in tempi difficili come questi».

 

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