Il nuovo dpcm anti Covid, in vigore in tutta Italia dal 6 marzo al 6 aprile, sarĂ presentato probabilmente lunedì 1° marzo, ma intanto c’è qualche prima anticipazione sui contenuti. A renderla nota è giovedì Il Corriere della Sera, secondo il quale la linea che seguirĂ il governo Draghi sarĂ quello di mantenere molti divieti giĂ esistenti, per evitare, anche in considerazione delle vacanze pasquali, un «liberi tutti».
Pochi cambiamenti
RimarrĂ la classificazione delle fasce di rischio attraverso i colori, così come la regola del coprifuoco tra le 22 e le 5, l’obbligo della mascherina sia all’aperto che al chiuso e del distanziamento. Nessuna apertura serale dei ristoranti in fascia gialla, nonostante le sollecitazioni che arrivano da piĂ¹ parti, dovranno rimanere ancora chiuse anche palestre e piscine (ma si starebbe valutando la possibilitĂ di concedere l’apertura per lezioni individuali in base all’andamento dei contagi). Per quanto riguarda cinema e teatri, mercoledì è stato depositato al Cts un protocollo che propone l’uso della mascherina Ffp2 obbligatoria, biglietti nominativi prenotati online, sanificazione al termine di ogni spettacolo, ultima visione entro le 22, ingressi contingentati. Ma potrebbe non essere sufficiente alla ripresa di film e spettacoli. Risposte si attendono entro venerdì anche sulla riapertura di mostre e musei anche nei festivi, non solo nei feriali in fascia gialla.
Nuovo metodo
Qualche cambiamento, se non nella sostanza, il governo Draghi potrebbe imprimerlo nei metodi, sempre stando al Corriere della Sera. A partire da un’erogazione dei ristori piĂ¹ veloce nei confronti delle attivitĂ danneggiate dalle chiusure, ma anche attraverso una comunicazione con piĂ¹ largo anticipo ai cittadini delle decisioni assunte. L’idea sarebbe anche quella di un coinvolgimento maggiore delle Regioni, i cui tecnici dovrebbero far parte di un tavolo, con il ministero della Salute e l’Iss per discutere modifica della raccolta dei dati che stabiliscono i parametri che assegnano i vari colori.