«Se riesco a non chiudere andrò in pellegrinaggio, da solo, sulla via di San Francesco». È riuscito a superare la ‘tempesta’ Covid e ora il fioretto è realtà con una camminata di oltre 100 chilometri per arrivare ad Assisi nella giornata odierna: il protagonista è un barista romano di 53 anni, Marco Pittalis, titolare di un bar di viale Glorioso. Nel pomeriggio, dopo tre giorni di viaggio in solitaria, è previsto l’ingresso nella basilica di San Francesco.
Il ringraziamento
La storia è raccontata dall’edizione romana de Il Corriere della Sera in un articolo di Fabrizio Peronaci. Una promessa fatta nel periodo più buio e che è stata mantenuta: «Lo devo al grande affetto dei clienti, che non mi hanno mai abbandonato». Marco ha iniziato il pellegrinaggio giovedì da Città di Castello, quindi tre notti trascorse in ostelli e strutture religiose per giungere all’appuntamento odierno. Prima tappa conclusa a Pietralunga, poi passaggi per Gubbio, Valfabbrica e Assisi. In totale 107 chilometri.
La motivazione e la fiducia
Un pellegrinaggio-ringraziamento che fortunatamente c’è stato. Il bar è ancora aperto e lui si è ben volentieri si è messo in marcia per raggiungere Assisi: «Mi sono equipaggiato anche nell’evenienza di brutti incontri, cinghiali o altri animali selvatici: ho con me un manganello. Ma sta andando tutto bene. I mesi del lockdown tra marzo e maggio 2020 sono stati i più brutti. Mi mancavano il contatto con i clienti, la frenesia, le chiacchiere e le risate di tutti i giorni». Poi la ripartenza e la camminata in Umbria: «Questa marcia-fioretto mi è venuta in mente quando ho capito che dal Covid potevamo uscire e vuole essere un omaggio a chi purtroppo non c’è più, un ringraziamento ai miei amici clienti e soprattutto un messaggio di fiducia». Una bella storia di resilienza.