Mercoledì anche in Umbria incroceranno le braccia, nell’ambito di uno sciopero generale, tutti i lavoratori i lavoratori dei settori elettrico, gas, acqua e ambiente, per chiedere l’abolizione dell’articolo 177 del codice degli appalti. «Una legge iniqua e ingiusta, che mette seriamente a rischio il posto di lavoro di circa 150 mila addetti» in tutta Italia denunciano Filctem/Fp Cgil, Flaei/Femca/Fit Cisl e Uiltec/Uiltrasporti Uil dell’Umbria, che per dare visibilità alla mobilitazione hanno programmato due presidi, alle 9 della stessa giornata, davanti alle prefetture di Perugia e Terni.
Le ragioni della protesta
«Lavoratori e lavoratrici – scrivono i sindacati riferendosi agli addetti di settore -, eroi silenziosi, che nel momento più difficile della pandemia hanno contribuito a mandare avanti il Paese, assicurandogli efficienza e continuità dei servizi. Oggi l’irresponsabilità della politica, tutta, vorrebbe cancellare, questa efficienza, non intervenendo in sede legislativa con le opportune modifiche, ad una legge che se non verrà cambiata, oggi danneggia in primis i cittadini e tutto il sistema Paese in un momento strategico per il rilancio economico e industriale dell’Italia. Questa legge così come è scritta oggi obbligherebbe le aziende dei Servizi pubblici essenziali che lavorano con concessione pubblica a cedere l’80% delle loro attività in appalto. Lo sciopero generale proclamato unitariamente a livello nazionale in tutti i settori coinvolti dalle federazioni di categoria Filctem/Fp CGIL, Flaei/Femca/Fit Cisl e Uiltec/Uiltrasporti Uil serve a dire no a questo articolo e a chiedere la modifica della legge sul codice degli appalti pubblici. I sindacati uniti, si stanno battendo con determinazione in tutta Italia, perché queste ingiustizie vengano eliminate e rivolgono un appello a tutti i lavoratori, affinché il 30 giugno si scioperi tutti, uniti e compatti, per guardare con maggior speranza al futuro, garantendo servizi che siano ad alto valore industriale, assicurando massima sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori dei settori coinvolti dall’articolo 177, continuando a garantire servizi pubblici essenziali di qualità, che siano da volano per far crescere l’Italia, con un vero sviluppo e la mettano al riparo dagli effetti nefasti e irreversibili che – concludono i sindacati – causerebbe il provvedimento se non viene modificato nelle aule parlamentari prima possibile».
La nota di Asm
«L’Asm Terni S.p.A, la Rti Asm Terni-Cns comunicano che a seguito della proclamazione di una giornata di sciopero generale settori elettrico, gas acqua e igiene ambientale per tutti i turni di lavoro, saranno garantite le prestazioni di pubblico servizio nei Comuni dalle stesse servite. Tale comunicazione viene effettuata in applicazione alle disposizioni di Legge n. 146/90 e successive modifiche. Si invita la popolazione servita, porta a porta, in caso di mancato ritiro del rifiuto esposto per lo sciopero, a riportare lo stesso in casa per esporlo nuovamente secondo il calendario».
La nota di Sogepu
«Sogepu garantirà tutti i servizi minimi essenziali in occasione dello sciopero generale dei lavoratori del comparto igiene ambientale proclamato per mercoledì 30 giugno dalle organizzazioni sindacali. Nei comuni dell’Alta Valle del Tevere serviti l’azienda assicurerà pertanto il rispetto di quanto disposto in materia dalla legge 146/90 e successive modifiche, in un contesto nel quale l’astensione collettiva dal lavoro, indetta per l’intera giornata, potrà determinare disagi nelle attività svolte nel territorio».