Terni, torre telefonia 5G in zona cimitero: Iliad incassa il sì. Con tanto di ricorso al Tar

Ok della conferenza di servizi dopo l’iniziale comunicazione di irricevibilità condizionata e l’istanza della società al Tribunale amministrativo. L’altezza sfiora i 30 metri

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di S.F.

La questione è finita anche al Tar Umbria, ma a distanza di mesi il via libera è arrivato con la conclusione positiva della Conferenza di servizi indetta la scorsa estate. Dagli uffici tecnici del Comune c’è l’ok all’installazione di un impianto tecnologico di radiotelecomunicazioni per la telefonia cellulare in strada Madonna del Monumento, a pochi passi dal cimitero comunale di Terni: la stazione radio base 5G sarà a servizio di Iliad Italia S.p.A., la società proponente.

Terni, nuove ‘torri’ rete 5G: Iliad sceglie la zona del cimitero

Il ricorso al Tar e lo sviluppo

Non è proprio andato tutto liscio nel procedimento. Sì, perché a giugno – è in questo periodo che Iliad ha presentato l’istanza per avviare l’iter utile alla posa di un palo portantenne da 28 metri di altezza per il posizionamento di sei antenne e tre parabole, nonché la realizzazione di cabinet outdoor per le apparecchiature ricetrasmittenti – la società lombarda si è vista arrivare la comunicazione di irricevibilità condizionata all’attivazione dell’endoprocedimento per il permesso di costruire e il 22 settembre ha depositato ricorso al Tar contro il Comune e Arpa Umbria che, in linea teorica, dovrebbe essere discusso nella camera di consiglio di martedì 12 ottobre. In realtà poi la storia ha preso un’altra piega e con ogni probabilità la richiesta di sospensiva sarà ritirata.

Il via libera dai lavori pubblici

Scambio di documentazione tra le parti ed il 17 luglio è iniziato l’iter in conferenza di servizi. La struttura – dimensioni massime 5×5 metri, con quadro 5G e antenna Gps – sarà realizzata in un terreno privato ricompreso nella fascia di rispetto cimiteriale e delimitata da recinzioni e rete metallica: «Il nuovo impianto – fu specificato mesi fa – a servizio Iliad garantirà la copertura del segnale di teleradiocomunicazione grazie all’installazione dei sistemi 5G700 MHz, UMTS900 MHz, LTE1800 MHz, LTE 2100 MHz, LTE 2600 MHz e 5G3700 MHz. Sponda direzione lavori pubblici è stato sottolineato che si tratta di un’opera di urbanizzazione primaria con carattere di pubblica utilità e le dimensioni d’ingombro «sono estremamente ridotte e pertanto non costituiscono ostacolo significativo per possibili futuri interventi di ampliamento cimiteriale». Dunque semaforo verde allo sviluppo senza condizioni e prescrizioni.

Il progetto

L’ok dell’Arpa

Per quel che concerne l’Arpa c’è stato l’assenso all’edificazione dell’impianto dopo aver esaminato il progetto e la relazione di analisi di impatto elettromagnetico allegati alla Scia, a condizione «che siano attivate le procedure di collaudo, ovvero i valori di campo elettromagnetico attesi siano riscontrati tramite misure di post-attivazione dell’impianto». Autorizzazione unica attesa a stretto giro, quindi l’avvio dei lavori. Tornando al Tar gli avvocati che difendono gli interessi di Iliad sono Fabiana Ciavarella, Valerio Mosca e Filippo Pacciani, mentre sponda avvocatura comunale c’è Paolo Gennari.

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