di Montagne Misteriose
In questa esplorazione abbiamo deciso di affrontare le cavità del monte Santa Croce a Narni; montagna a noi molto cara ed alla quale siamo molto affezionati. La ‘grotta dei grilli’ si trova a metà del percorso delle gole del Nera. Essa presenta un doppio ingresso e le sue cavità formano due stanze ben definite. Scopriamo qualcosa in più del mondo delle grotte e del sottosuolo.
La valle del fiume Nera è caratterizzata da rilievi di rocce calcaree permeabili. Si tratta di rocce intensamente fratturate che permettono l’infiltrazione in profondità delle acque piovane e superficiali. L’infiltrazione delle acque nel sottosuolo calcareo da luogo ad un processo di erosione delle rocce profonde che è chiamato ‘fenomeno carsico’.
Il carbonato di calcio di cui sono costituite le rocce reagisce con l’anidride carbonica disciolta nell’acqua e si trasforma in bicarbonato di calcio e viene trascinato via dall’acqua. Il fenomeno carsico che si svolge nel sottosuolo, dà origine a complessi sistemi di cavità sotterranee che rappresentano dei veri e propri ecosistemi.
Nel sottosuolo la luce è assente e quindi la vita dipende dagli apporti provenienti dall’ambiente esterno, dal quale grazie alle correnti d’aria, alla gravità e soprattutto all’acqua, arriva la materia organica necessaria alla sopravvivenza degli esseri che vivono nel buio.
Le zone prossime all’ingresso delle grotte sono utilizzate come rifugio temporaneo da uccelli, rettili e soprattutto da alcune specie di mammiferi, i chirotteri ovvero i pipistrelli. I pipistrelli, come il ferro di cavallo maggiore e il ferro di cavallo minore, sopravvivono all’inverno, stagione in cui scompaiono gli insetti di cui si nutrono, andando in letargo.
Le grotte in profondità sono abitate da organismi, insetti, anfibi, vermi e animali di piccole dimensioni. Questi organismi, detti troglobi, sono altamente specializzati alla vita sotterranea: le loro caratteristiche gli permettono di vivere agevolmente in grotta, ma li rendono inadatti a sopravvivere all’esterno.