Tutti assolti perché ‘il fatto non sussiste’. Questa la sentenza emessa lunedì dal tribunale di Terni – giudice Francesco Maria Vincenzoni – nei confronti di tre imprenditori del Ternano: di Avigliano Umbro, San Gemini e Calvi dell’Umbria. La vicenda prende le mosse da una indagine della Guardia di finanza e della procura di Terni, in base alla quale i tre erano stati indagati, e rinviati a giudizio, per un ‘giro’ di fatture ritenute false, connesse ad operazioni inesistenti ed emesse dagl imprenditori di San Gemini e Calvi per consentire al ‘collega’ aviglianese di abbattere l’Iva. Tutti fatti collocati temporalmente nel 2014. Alla luce di quanto emerso in giudizio, fra prove documentali e testimoniali, le fatture erano invece legate ad operazioni e prestazioni effettivamente realizzate. In aula l’accusa aveva chiesto condanne per tutti mentre il tribunale – le motivazioni verranno depositate entro i prossimi 30 giorni – ha inteso assolvere gli imputati, dando rilevanza a quanto sostenuto dalle difese in aula. Difese rappresentate dagli avvocati Luca Passoni del Foro di Terni e dai colleghi Luca Graziani e Claudio Rotunno di Perugia.