Appello della Filcams Cgil di Perugia a palazzo Cesaroni in vista dell’ormai prossima fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia.«»Non è più procrastinabile – scrive il sindacato – un intervento da parte della Regione Umbria: è fondamentale che la Regione metta in campo tutti gli strumenti disponibili per mantenere il più alto numero possibile di posti di lavoro nella sede Coop di Castiglione del Lago. Chiediamo inoltre alla Regione un intervento deciso per avere rassicurazioni sulla centralità del magazzino di Castiglione del Lago e sulla sua futura sostenibilità». Il messaggio arriva dopo lo sciopero di otto ore e il presidio di due giorni organizzati a fine aprile, con l’avvicinarsi dell’incorporazione e del trasferimento della sede amministrativa di Castiglione del Lago a Vignale Livorno, in Toscana. Un’operazione che, spiega l’organizzazione sindacale, «comporta una profonda razionalizzazione delle sedi e che, temiamo, possa mettere a rischio circa 180 posti di lavoro a Castiglione del Lago».
«Se le parole d’ordine sono centralità, riorganizzazione, investimenti e sostenibilità produttiva e sociale – commenta la Filcams Cgil -, se il magazzino di Castiglione del Lago è ritenuto centrale a livello logistico, secondo quanto affermato nei tavoli sindacali, riteniamo sia allora necessario aprire una seria discussione su quanto l’attuale modello logistico, dove i vari reparti sono dislocati in più magazzini, sia funzionale all’ottimizzazione e alla sostenibilità della cooperativa. Anche nell’ottica delle sinergie tra le cooperative del distretto tirrenico, ad esempio, diversi negozi di Unicoop Firenze potrebbero essere riforniti dal magazzino di Castiglione del Lago. Solo l’internalizzazione e una vera centralità del magazzino di Castiglione del Lago permetterebbero di gestire eventuali esuberi e evitare una desertificazione dei posti di lavoro, che metterebbe a rischio il tessuto economico e sociale del territorio lacustre e della regione». La Filcams Cgil Perugia e la Rsu di sede e magazzino di Coop Centro Italia hanno già avuto un confronto con la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, in merito alle criticità legate alla fusione.
«Ora – fanno sapere Filcams ed rsu – chiediamo che alle parole seguano fatti concreti per salvaguardare i posti di lavoro e prevenire una crisi territoriale senza precedenti come specificato nella missiva inviata ai consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, alla presidente della Regione Umbria, ai sindaci del Trasimeno e a Legacoop Umbria. Confidiamo, quindi, che le istituzioni mettano in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per tutelare il lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della sede e del magazzino di Castiglione del Lago, soprattutto attraverso il rafforzamento delle relazioni politiche e sindacali territoriali in questa delicatissima fase di transizione legata agli impatti della fusione. Auspichiamo di essere convocati al più presto per rappresentare al meglio le nostre istanze e avere aggiornamenti in merito». «La situazione è grave e preoccupa seriamente sia i lavoratori che l’intera cittadinanza – concludono sindacato e lavoratori –. Se non ci dovessero essere risposte ai nostri appelli, saremmo costretti a dar vita a nuove mobilitazioni per far sentire forte la voce di tutti i lavoratori, delle loro famiglie e di tutta una comunità».