Il riscatto dei cittadini residenti di Matterella alta, a Ferentillo, dopo il problema della spazzatura lasciata in disordine tra i vicoli, la signora Alessandra, mamma di quattro figlie, si è rimboccato le maniche e ha trasformato questo antichissimo angolo di abitato in un luogo accogliente e ricco di suggestione. «Ed è bello il fai da te per dare dignità e volto a luoghi singolari ricchi di storia da parte dei cittadini, in barba a chi si professa istituzionalmente promotori del territorio – afferma lo storico locale Carlo Favetti -. Certamente la signora Alessandra e le sue figlie hanno ridato un volto a questa parte del castello di Matterella, posto appena sotto la rocca del dodicesimo secolo. Custodire questi luoghi fantastici dove si vive e che raccontano la storia locale – prosegue Favetti – è un grande pregio che solo pochi hanno. Questa parte del paese rappresenta il primo nucleo dell’originario castello del terziere Mater-illae (quella madre o piccola madre) ed è rappresentato sullo stemma comunale con il giglio o fiore di giaggiolo. Il recupero post sismico sta dando una buon risultato con la sistemazione di alcune abitazioni che rivelano originali caratteristiche d’epoca. Anche porta Spoletina e la porta di Valle che proseguono le mura della rocca – aggiunge lo storico ferentillese – nel corso degli anni hanno avuto la loro riqualificazione e quindi un ambiente così ben documentato ha bisogno di essere mantenuto con una dovuta accortezza, manutenzione e servizi. Grazie alla signora Alessandra se, dopo il disordine dei giorni precedenti, i turisti potranno finalmente incontrare tra i vicoli del borghetto antico, fiori profumati e tanta accoglienza».