di Voltero Petrocchi
già sindaco di Acquasparta
Anche da una ricerca ‘a strascico’ sul web si può ricavare un’idea sulla vicenda e su come da decenni Casteltodino (frazione di Montecastrilli, ndR) sia coinvolta nel traffico, dannoso, dei veicoli ed in quello, stucchevole, di una politica capace solo di annunciare, deliberare, sottoscrivere puntalmente a vuoto. Siamo nel 2009 ed il 6 di aprile l’assessore provinciale Teofrasti (giunta Cavicchioli) annuncia insieme alla consigliera Baglioni che la Regione ‘ha deliberato il finanziamento della variante di Casteltodino che rappresenterà…’ (UmbriaLeft.it). Ad agosto 2010 l’assessore Mocio risponde ad una interrogazione di Zefferino Cerquaglia e gli conferma l’impegno di Regione e Provincia nel finanziamento e nella realizzazione della necessaria infrastruttura (OrvietoNews.it del 3 agosto 2010). Il 3 di maggio 2013 l’allora consigliere regionale Raffaele Nevi annuncia una interrogazione per sollecitare la giunta regionale a ‘prendere di petto’ la questione definendo ‘intollerabile’ il fatto che ‘non vi siano risposte certe e definitive’ su una questione in cui ‘i pedoni rischiano la vita uscendo di casa’ (sito web Regione/Assemblea Legislativa). Arriviamo al 7 gennaio 2014 e Regione, Provincia, Comuni di Acquasparta, Montecastrilli e Aviglino Umbro sottoscrivono il protocollo d’intesa che (finalmente) porterà realizzare interventi per alleviare le annose problematiche di Casteltodino (sito web Provincia di Terni). Qualche settimana dopo, a Casteltodino, l’annuncio in un’affollata assemblea (presenti i sindaci, il presidente della Provincia, l’assessore regionale Rometti, il consigliere regionale di maggioranza Paparelli e quello di minoranza Nevi) tra pacche sulle spalle, medaglie da appuntarsi addosso e un ‘arrivederci’, ad interventi realizzati (di lì a poco ,per stappare lo spumante. Sono passati una decina d’anni e da allora sono cambiati sindaci, presidenti, assessori, maggioranze mentre il consigliere regionale di minoranza Nevi è arrivato a Montecitorio. A Casteltodino invece (come sul fronte occidentale) ‘niente di nuovo’ e mentre il traffico cresce e ammorba, il sindaco annuncia di aver dato incarico per uno studio di fattibilità ed arrivare ad un progetto in grado di risolvere in via definitiva le problematiche presenti. Una sorta di ‘ricominciamo da capo’ che in un Paese come il nostro non è una novità. Ma che futuro può avere un Paese in cui diventano ‘carta straccia’ impegni ufficiali, delibere della giunta regionale, protocolli d’intesa firmati da presidenti e sindaci con il bel risultato di veder tramandati per generazioni (brutti) film già visti e problemi (puntualmente) irrisolti?