«L’Umbria riparte da Terni. Riparte con una carica di fiducia nuova che coinvolgerà tutto il sistema produttivo regionale, per i temi che introduce e per i tempi rapidi in cui siamo riusciti, lavorando quotidianamente con tenacia, a chiudere» l’accordo di programma con Acciai Speciali Terni. Parole di grande entusiasmo quelle pronunciate venerdì dalla presidente della Regione, Stefania Proietti, confermando in una conferenza stampa la firma dell’intesa che avverrà mercoledì 11 giugno al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un «importantissimo risultato», ha detto, atteso da oltre tre anni. Ha quindi ringraziato «tutte le istituzioni coinvolte per la collaborazione che siamo riusciti a mettere in campo, a partire dal Mimit, con il ministro Adolfo Urso, e da quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica guidato da Gilberto Pichetto Fratin, al Comune e alla Provincia di Terni, l’azienda, e in primis il Cavalier Giovanni Arvedi, e i sindacati per le numerose riunioni effettuate».
Energia e ambiente i due fronti sui quali è stata impegnata attivamente la Regione: per quanto riguarda il primo punto, ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Thomas De Luca, la Regione «nel sistema delle grandi derivazioni idroelettriche prevederà il coinvolgimento diretto da parte dei grandi produttori energivori, garantendo quindi un vantaggio non solo in termini di approvvigionamento di energia al 100% green, ma anche di una riduzione di quelle che sono le emissioni connesse alla sua produzione». Per quanto riguarda il secondo tema, ha aggiunto, le novità «rivoluzionarie», riguardano «in primo luogo il quartiere di Prisciano e il tema della guerra al nichel». «Quindi – ha spiegato – il rispetto del limite della sua concentrazione nell’atmosfera, valore che, dal momento in cui sono partite le misurazioni, nel 2015, ha visto il superamento della soglia in 8 anni su 10. Ma il limite di questa concentrazione dal 2030 sarà stringente e avrà valore di legge. Mentre per quanto riguarda l’intervento sulla discarica di Vocabolo Valle, anche in questo caso verrà affermato un principio assolutamente fondamentale, ovvero che all’ampliamento delle volumetrie dovrà essere coniugato un innalzamento del recupero delle scorie, riducendo il flusso di quelle che vanno a finire in discarica, incentivando la filiera del recupero con un impegno chiaro anche da parte dei livelli nazionali».
Proietti ha anche ricordato «che il tema accordo di programma è stato oggetto del mio colloquio con la presidente del consiglio Giorgia Meloni del 10 gennaio scorso. E io ho trovato anche la presidente Meloni consapevole dell’importanza di questa ripartenza per tutto il nostro sistema economico. Per l’impatto economico che ha sulla città di Terni, sulla sua provincia e sull’Umbria tutta l’accordo di programma che si firma». «Abbiamo lavorato, e di questo ringrazio anche gli uffici tecnici della regione – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economuco, Francesco De Rebotti – anche sottotraccia, ma sempre con l’obiettivo di arrivare a questo appuntamento per chiudere l’accordo. La situazione era complessa, anche perché il tema energetico, quello ordinario degli anni che ci porteranno al 2029, è stato sicuramente dirimente e centrale. La firma di mercoledì prossimo rappresenterà un punto di partenza perché l’accordo di programma accompagna il piano industriale, che è stato illustrato dall’azienda ai sindacati lo scorso 2 maggio sempre presso il Ministero delle Imprese. Un punto di partenza di un percorso che ci vedrà sempre dalla parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti nella puntuale verifica degli impegni presi, primo su tutti quello della salvaguardia dei livelli occupazionali e dei presidi posti in tema di sicurezza sul lavoro».