Sono tutti convinti che il nuovo CdA della Sase possa essere varato anche prima di Ferragosto. Al massimo subito dopo. Nell’ultima assemblea, tenuta giovedì mattina, la ratifica non è arrivata per un problema formale: bisogna esprimere una donna in più, nel rispetto delle quote rosa. Ma a tenere banco è stato l’intervento della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha parlato a nome di Confindustria, Comune di Perugia, Camera di Commercio e Sviluppumbria per illustrare all’assemblea quelle che dovranno essere le linee guida per il rilancio dello scalo umbro, in sinergia con le politiche regionali sui trasporti.
Scoprire le carte del bilancio
I soci, quindi, si sono espressi in modo unitario e hanno chiesto al CdA uscente di fare il conto economico del 2020 per capire quanto si perde a causa del Covid, per poi predisporre un piano industriale, che sarà supportato con fondi nuovi da parte dei soci. Due milioni in più, che si aggiungono ai due che già versano i soci nelle casse di Sant’Egidio.
Trovare un Hub per i voli internazionali
Fra le necessità, quella di individuare una ‘rotta strategica’ per collegare l’aeroporto di Perugia a un Hub internazionale e connetterlo, in linea con il programma politico della regione (che punta sul ferro per i trasporti regionali e interregionali di media distanza), a un collegamento internazionale stabile. Quindi, bisognerà ripensare le rotte commerciali in particolare sull’incoming, visto che l’obiettivo deve essere quello di far arrivare persone in Umbria, più che farle partire. In tal senso, la Regione ha dato disponibilità a impegnarsi con iniziative promozionali in Europa.

Scuola di volo
Sulla scuola di volo, la presidente Tesei ha chiesto dei chiarimenti sulla robustezza degli investitori e soprattutto sulla compatibilità della scuola di volo con il piano di rilancio. Infine, chiarire i rilievi di Enac su congruità e conformità del contratto di subconcessione alla normativa di settore e ai contenuti del protocollo. Un argomento su cui è intervenuta anche la sindaca di Assisi Stefania Proietti, lamentando lo scarso coinvolgimento delle istituzioni e dei soci, per quanto minori, in un progetto di così larga portata.
Rischio cementificazione
«Assisi è patrimonio dell’Unesco, è una città che appartiene al mondo intero e va tutelata dal punto di vista paesaggistico-ambientale, la cementificazione di migliaia e migliaia di metri cubi, se pur sul suolo perugino ma al confine con Assisi e in pieno cono visivo, per costruire la sede dell’Accademia di Volo potrebbe diventare un oltraggio al paesaggio della nostra città – ha scritto in una nota la Proietti – perché modificherebbe per sempre l’immagine di Assisi, avrebbe un impatto diverso rispetto a oggi. Possibile che un progetto del genere non sia stato posto nei dettagli all’attenzione del Comune di Assisi, un territorio dove non solo nel centro storico ma anche nelle frazioni per spostare una pietra c’è bisogno di un’autorizzazione paesaggistica?».