«Aree sisma, 56 milioni per banda ultralarga»

L’annuncio del vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli: «Consentirà a cittadini e imprese di connettersi con il mondo ed essere protagonisti nella economia globalizzata»

Condividi questo articolo su

di M.T.

Magari per portar via tutte le macerie, per preparare le aree dove far montare le Sae, per urbanizzarle, per ricostruire in modo dignitoso e, insomma, per risolvere i problemi di sussistenza, ci vorrà ancora un po’. Un bel po’. Ma intanto alle genti che da 14 mesi stanno pagando le conseguenze della tragedia del terremoto, viene data una notizia giudicata decisiva: avranno la banda ultralarga e la connessione internet velocissima. Insomma, possono stare serene, quelle genti: nel caso dovesse piovere dentro il posto dove stanno, navigheranno talmente veloci che nemmeno se ne accorgeranno.

IL TERREMOTO

Fabio Paparelli (Foto Mirimao)

Banda ultralarga «L’obiettivo della Regione e dei Comuni del ‘cratere’ del sisma, appena superata la fase emergenziale, è quello di fare in modo che cittadini ed imprenditori che operano sul territorio non lo abbandonino, ma continuino ad investirvi, in modo tale da consolidare l’economia di queste zone e rendere i territori stessi meno marginali. Ovviamente le infrastrutture di cui hanno bisogno le imprese, gli artigiani, i commercianti, i professionisti non sono solo quelle materiali, ma soprattutto quelle immateriali. La banda larga consentirà a cittadini e imprese di connettersi con il mondo ed essere protagonisti nella economia globalizzata». È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, intervenendo a Norcia alla presentazione del piano nazionale strategico ‘BUL-Banda Ultralarga’, volto ad infrastrutturare l’area del sisma con la banda larga ed ultralarga.

Open Fiber «Abbiamo pertanto deciso di investire fortemente per infrastrutturare l’intera regione – ha detto Paparelli – prima attraverso un accordo quadro con Open Fiber operativo su Perugia e Terni e poi attraverso le risorse messe in sinergia con il governo nazionale su cui Infratel ha espletato la gara, aggiudicata recentemente da Open Fiber». Obiettivo del Piano è quello di garantire che almeno il 70% della popolazione possa avere una connettività a 100 Megabit al secondo e la parte rimanente ad almeno 30. Il fabbisogno finanziario stimato per l’Umbria sulla base di questi presupposti è di circa 56 milioni di euro. Nella riunione di giovedì, «sono state definite insieme ai Comuni del ‘cratere’, ad Infratel e ad Open Fiber, alcune priorità: le aree produttive attive e quelle interessate dal turismo, in modo tale che vengano servite prima possibile; le zone dove sono presenti alloggiamenti provvisori, per dar modo agli occupanti di essere collegati attraverso la rete veloce; le sedi della pubblica amministrazione, da connettere prima possibile anche per agevolare la ricostruzione». 

La convenzione Ogni Comune dovrà ora avviare una fase di confronto con Infratel e Open Fiber per arrivare alla stipula della convenzione, per facilitare le relative autorizzazioni e la velocità della infrastrutturazione che dovrà essere completata al massimo entro il 2020. Fondamentale, è stato sottolioneato, «che i Comuni si attrezzino per mettere in sinergia i lavori di Open Fiber con eventuali opere pubbliche che possono essere propedeutiche al passaggio della rete».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli