I frati del Sacro convento di Assisi sono uomini di fede, pii e buoni. Ma mica ci stanno ad essere accusati di trattare male la basilica intitolata a San Francesco. E così hanno lanciato, insieme, una provocazione e una ‘grande campagna’ di raccolta fondi per il restauro della cappella di Santa Caterina, all’interno della basilica inferiore.
La polemica ‘Preoccupazioni’ erano infatti state espresse, in un articolo dello storico dell’arte Tomaso Montanari pubblicato da La Repubblica in prima pagina, in particolare in merito alla manutenzione degli affreschi di Lorenzetti e alla pulitura del paramento di pietra del Subasio. Il direttore della sala stampa del Sacro convento, padre Enzo Fortunato, aveva replicato sottolineando «l’assoluta correttezza del restauro» e il fatto che «gli affreschi non vengono toccati dal 1968, quando l’intervento venne svolto sotto la supervisione dell’Istituto centrale di restauro».
La proposta Alla luce di ciò, ha annunciato all’Ansa padre Fortunato, «desidero cogliere l’occasione per invitare gli amici del quotidiano La Repubblica e chi lo riterrà opportuno ad iniziare una grande campagna di raccolta fondi per il restauro della cappella Santa Caterina, che si trova nella basilica inferiore di San Francesco: 200 metri quadrati di affreschi del 1400 di Andrea da Bologna che aspettano di essere restaurati. Sono certo che i colleghi e gli amici sapranno mettere in moto una bellissima campagna di sensibilizzazione su uno dei principali patrimoni artistici e culturali, nonché spirituali del mondo».