Con l’arrivo di agosto, come ogni anno, è tempo di ‘fermata’ estiva all’Ast di Terni. Lo stop ha preso già il via alla Società delle fucine, dove la fermata si prolungherà (ma solo in parte) fino a fine mese, mentre il ‘grosso’ del fermo impianti negli altri reparti di viale Brin si concentrerà nelle due settimane a cavallo di Ferragosto. E’ il caso sia del reparto Acciaieria che del laminatoio a caldo, per quanto riguarda l’area a caldo, dove la fermata vera e propria – oltre a qualche primo stop già durante il prossimo weekend per Fea 4, Aod3, Asea, Cco7, Lac e Lpn – comincerà nel fine settimana tra il 10 e l’11 agosto, concludendosi il 25 agosto. A Pix, nell’area a freddo, la fermata comincerà invece lunedì 12 agosto. Stesso trend per il Centro di finitura, mentre al Tubificio lo stop verrà anticipato al 5 agosto.
In attesa dell’autunno
Trascorsa l’estate, dopo la firma a giugno dell’accordo sul piano industriale biennale, si arprirà una fase cruciale per l’acciaieria: il 30 settembre si concluderà l’anno fiscale, a novembre l’azienda renderà noto l’utile di bilancio che – visto il 2019 ‘critico’ sul fronte del mercato europeo e mondiale dell’acciaio – dovrebbe distanziarsi di un bel po’ dai 98 milioni dello scorso anno. Da questo risultato dipenderà anche il premio di risultato che dovrà essere corrisposto ai lavoratori nel 2020, dopo i 500 euro lordi versati a luglio. A novembre è previsto un anticipo di 350 euro rispetto al premio, che avrà un importo di 1.000 euro lordi in caso di raggiungimento degli obiettivi previsti. Questi ultimi dovranno essere definiti dalle parti, azienda e rsu, entro il 31 ottobre. Il tutto, in attesa di capire che direzione prenderà , a livello societario, ThyssenKrupp, dopo la mancata joint-venture con Tata. Ast rimane a guardare alla finestra.
