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Home » Ast, tavolo integrativo: «Stringere i tempi»

Ast, tavolo integrativo: «Stringere i tempi»

di Fabio Toni
31 Gennaio 2018
in Apertura 5, Ast, In evidenza
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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di F.L.

Per ora solo parole e buone intenzioni, da una parte e dall’altra, ma iniziano a stringersi i tempi nel percorso che dovrebbe portare alla predisposizione di una nuova piattaforma integrativa all’interno dell’Ast.

Tavolo al via La prima occasione per iniziare a parlare di contenuti (almeno in via generale) si è presentata martedì mattina in Confindustria, dove si è aperto il tavolo tra azienda e sindacati per discutere sulla predisposizione di una piattaforma condivisa a favore dei lavoratori, anche in virtù degli utili raggiunti dallo stabilimento. Al termine, le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, hanno diffuso una nota in cui ribadiscono che oggi «ci sono le condizioni per rimettere in moto un meccanismo di redistribuzione finalizzato a riconoscere quanto in questi anni è stato fatto dalle maestranze».

L’arrivo di Luca Villa

I paletti «Come organizzazioni sindacali – continua la nota – abbiamo ribadito che la discussione propedeutica al rinnovo del contratto integrativo aziendale debba affrontare i seguenti capitoli: nuovo e diverso sistema di relazioni industriali e sindacali – investimenti sul sito – ambiente salute e sicurezza – formazione e professionalità – organizzazione del lavoro – problematiche sociali ed appalti – aspetti economici e salariali». Di fronte a queste richieste, l’azienda si è resa disponibile a programmare una serie di incontri su questi temi, all’interno dello stabilimento, per arrivare alle stesura di una ipotesi di contratto integrativo aziendale finalizzato alla partecipazione dei lavoratori agli utili. Un confronto, quello previsto, che come condiviso tra le parti dovrà avere tempi rapidi «per concludere tutta la discussione entro il 31 marzo 2018».

Scarsa sintonia Ma, da parte delle segreterie, arriva un monito al management: che le parole si trasformino in fatti. «Riteniamo importante le disponibilità aziendali – concludono – ma allo stesso tempo verificheremo concretamente, sui diversi temi, la concreta volontà di giungere a soluzioni condivise che potenzino il sito e qualifichino l’operato delle maestranze». Certo è che, vista la mancanza di sintonia che in questo momento sembra esserci all’interno delle rsu e delle varie organizzazioni sindacali (dopo l’elezione dell’Usb, ma non solo), potrebbe non essere facile costruire una piattaforma comune e approvata da tutte le sigle. E poi c’è da fare presto, data l’attuale disponibilità dell’azienda, prima di una possibile vendita dell’acciaieria ad un nuovo proprietario.

Villa, Cascioli e Scordo

Le parti Alla riunione di martedì, a rappresentare l’azienda e le suo buone intenzioni c’era il capo del personale di viale Brin, Luca Villa e buona parte del suo ufficio, dall’altra parte i segretari provinciali dei metalmeccanici e i rappresentanti delle rsu. A coordinare il tavolo, oltre al funzionario Simone Cascioli, anche il neo direttore generale di Confindustria, Elio Schettino, che nei giorni scorsi aveva convocato la riunione, dopo la richiesta formale di avvio del confronto da parte dei delegati di fabbrica, da poco insediatisi nel parlamentino di viale Brin.

Analisi al via Intanto è tempo di analisi per i lavoratori di Acciai Speciali Terni: inizieranno il prossimo 2 febbraio i test antidroga e antialcol nei confronti del personale di viale Brin. Gli accertamenti, voluti dall’azienda, sono stati concordati con le Rsu e – spiegano quest’ultime al personale – «saranno rispettosi di tutte le modalità previse dalla legge e dall’accordo stipulato tra Stato e Regioni».

Gli esami verranno eseguiti con modalità ‘random’ – casuale sarà la scelta delle persone da sottoporre ad analisi – attraverso quello che viene definito «un sistema imparziale certificato». «Come Rsu e Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ndR) nel prendere atto di tali volontà – è il contenuto del messaggio recapitato ai lavoratori -, abbiamo richiesto all’azienda tutto il materiale a cui fa riferimento e abbiamo ribadito il tassativo rispetto da parte aziendale di tutti i termini di legge».

«Vigileremo» Infine il messaggio che dà l’idea di come l’iniziativa non sia stata proprio gradita da tutti: «Approfondiremo e vigileremo sul procedimento in tutte le sue fasi, evidenziando e denunciando qualsivoglia anomalia che possa generare dubbi o inottemperanza, facendo tutte le verifiche di legge necessarie».

Massimiliano Burelli

L’azienda L’Ast su questo punto specifica che «negli ambienti di lavoro le condizioni psicofisiche di ogni dipendente sono un presupposto fondamentale per garantire la propria sicurezza e quella degli altri. L’assunzione di bevande alcoliche e il consumo di sostanze stupefacenti, abitudinaria o saltuaria, rappresenta un grave danno per la salute, comporta un’alterazione dell’equilibrio mentale e mette a repentaglio la propria sicurezza, insieme a quella di tutti i nostri colleghi. All’interno di Acciai Speciali Terni i dipendenti con mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi, sono sottoposti almeno una volta l’anno al droga/alcol test. Da oggi Ast intende potenziare questi controlli attraverso ulteriori visite, anticipando la modifica della normativa vigente, già trasmessa nel novembre 2016 dal Ministero della Salute alla conferenza unificata Stato-Regioni, che ha l’obiettivo di disincentivare condotte pericolose. Gli esami – conclude l’azienda – verranno eseguiti con modalità ‘random’: la scelta delle persone da sottoporre ad analisi sarà casuale, attraverso un sistema imparziale certificato mediante apposita perizia informatica».

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