La ricostruzione post-terremoto, le politiche di prevenzione legate al miglioramento della vulnerabilità sismica del patrimonio ERP e le rinnovate attenzioni che riguardano il mondo dell’edilizia residenziale pubblica. Sono i punti essenziali che riassumono un anno di attività di Ater Umbria e che indicano le prospettive nell’immediato futuro, un arco temporale coincidente con la parte finale del mandato del Cda dell’azienda di edilizia residenziale pubblica umbra.
Il presidente «Le novità che interessano l’edilizia residenziale pubblica sono molteplici – ha spiegato il presidente, Alessandro Almadori – a cominciare dalla Legge di stabilità dove sono previste misure anche per i nostri enti: il Sisma Bonus che può essere usato in abbinamento con l’Eco Bonus e dunque permettere anche la riqualificazione energetica dei nostri edifici. Ciò permetterà di programmare interventi sul territorio umbro e di farlo in maniera pluriennale. Useremo come base uno studio del 2015 fatto con l’Università degli Studi di Perugia sulla vulnerabilità sismica del patrimonio Ater e partiremo dalla Zona 3. Altra novità a livello nazionale è rappresentata dal finanziamento da parte del Cipe di 350 milioni di euro all’edilizia residenziale pubblica che ci potrà portare ad effettuare altri nuovi interventi (di recupero o nuova realizzazione). Dal canto nostro volevamo informare rispetto ad un’importante operazione complessiva di recupero, che ci porta a ridurre la forbice degli alloggi non assegnabili per carenza di manutenzione. In base alle nuove graduatorie comunali, ad esempio, potremo assegnare 100 abitazioni a Perugia e 100 a Terni rispondendo, in termini di percentuale, in maniera assolutamente significativa ad un fabbisogno abitativo di circa 700 domande nella prima e circa 500 nella seconda».
Il Sisma Bonus In Umbria questa misura «consentirà di programmare interventi negli edifici più esposti dal punto di vista sismico. Lo scopo è quello di arrivare a definire programmi pluriennali di intervento le cui dimensioni e modalità potranno essere confermate solo dopo i normali approfondimenti rispetto al contenuto dei provvedimenti previsti nella legge di stabilità. Sul piano della ricostruzione l’attività di Ater è stata rivolta ad affrontare la progettazione dei primi interventi previsti dalle Ordinanze in scadenza nel mese di novembre scorso. Il rispetto di queste tempistiche ci consentirà di far partire i lavori entro la prossima primavera per un ammontare di circa 7 milioni».
Affitti e Ise Una novità «sarà rappresentata dall’introduzione del calcolo degli affitti in base all’indicatore Ise, quale parametro per la determinazione del canone, che comporterà una profonda rivisitazione per il calcolo della locazione. Secondo le prime proiezioni la ‘fascia di protezione’ comprenderà un numero maggiore di nuclei familiari rispetto alla situazione originaria. La previsione di un periodo transitorio di due annualità consentirà infine analisi più approfondite sul reale impatto dei ricavi di Ater e delle Amministrazioni comunali consentendo eventuali assestamenti di un passaggio che in altre realtà regionali ha dato origine a significative variazioni sia sul monte canoni complessivo sia sull’affitto imputato alla singola famiglia».