di P.C.
Da oltre sei mesi senza palestra comunale, i cittadini di Bevagna, esasperati, sono scesi in piazza per protestare. E lo hanno fatto in modo singolare: si sono vestiti con divise da gioco e hanno giocato a calcetto in piazza, portando da sé i palloni che da sei mesi non vengono utilizzati, precisamente dal mese di agosto, quando è stata annullata l’assegnazione all’associazione che aveva vinto il bando per la gestione dell’impianto. Inaspettatamente, al sit-in è intervenuta anche il sindaco Annarita Falsacappa, che ha poi invitato i manifestanti ad un incontro pubblico, nella sala del consiglio comunale, per spiegare lo stato delle cose e ricostruire la genesi del problema.
PALESTRA CHIUSA, PARTITELLA IN PIAZZA – VIDEO

Non più affidamenti diretti Fino al settembre del 2016, la struttura sportiva di via Palmieri (che comprende la palestra e due campi da tennis) è stata concessa in affidamento diretto ad associazioni che se ne occupavano curandone la manutenzione ordinaria e gestendo gli accessi delle associazioni che ne facevano richiesta. Dal settembre 2016 non è stato più possibile proseguire con gli affidamenti diretti. Sono state fatte due proroghe straordinarie (la prima fino a dicembre 2016, la seconda fino ad aprile 2017), dopodiché è stato necessario diramare un avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse da parte di operatori specializzati nel settore, da invitare ad una procedura negoziata.
Gli accordi economici La palestra sarebbe stata assegnata a chi faceva l’offerta più vantaggiosa per l’ente. In cambio, il gestore avrebbe potuto incassare direttamente le entrate derivanti dalle tariffe praticate agli utilizzatori dell’impianto, oltre a qualsiasi ulteriore entrata per altri servizi erogati (dai biglietti per manifestazioni pubbliche alle sponsorizzazioni). Ovviamente sarebbero state a carico del gestore le spese delle utenze e quelle per la manutenzione ordinaria mentre la manutenzione straordinaria a carico dell’ente proprietario dell’immobile, come da prassi.

Il contributo C’era però una particolarità. Nello lo stesso periodo, erano stati programmati nella palestra dei lavori di manutenzione straordinaria (con abbattimento delle barriere architettoniche), finanziati per il 40% (circa 40mila euro) dalla Regione e per la restante parte dal Comune di Bevagna. Vista la coincidenza, l’ente ha pensato bene di inserire una clausola nel bando, specificando che il concorrente avrebbe dovuto versare, al momento della aggiudicazione dell’affidamento del servizio, la somma di 60mila euro nelle casse dell’ente, in unica soluzione, «a titolo di contributo all’investimento, da intendersi a fondo perduto». Un contributo non rimborsabile, che in pratica copriva la somma che l’ente prevedeva di spendere per i lavori, in cambio del quale si otteneva un accordo a lungo termine: 10 anni anziché i soliti 4.
Il primo bando e l’annullamento L’assegnazione è avvenuta secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa. Ad aggiudicarsi la gestione della palestra una associazione sportiva dilettantistica che – assicurano dall’amministrazione comunale – aveva tutti i requisiti. E aveva anche accettato tutti i termini del bando, compresi 60mila euro da versare in unica rata. Solo che non ha pagato, pare per la mancata concessione di un prestito bancario. Morale della favola: ad agosto 2017, dopo diversi solleciti, l’ente si è visto costretto ad annullare l’accordo e ricominciare daccapo le procedure. A questo punto c’è stato però un nuovo intoppo: il pensionamento della responsabile dell’area amministrativa dell’ente ha lasciato l’ente senza un referente del procedimento e senza una figura in grado di redigere un nuovo bando. Sembra incredibile ma è così: il Comune di Bevagna è stato costretto a rivolgersi a professionisti esterni per scrivere un nuovo bando. E dopo svariati mesi pare si sia trovata la persona giusta.

I tempi «Il 28 di febbraio – assicura il sindaco Falsacappa – dovremmo approvare il bilancio e avere possibilità di muoverci, dal punto di vista economico, per sostenere la competenza esterna che potrà aiutarci nella stesura del bando. Nel frattempo, però, abbiamo partecipato ad un nuovo bando del Coni per il fondo sport e periferie e siamo in attesa di una risposta per sapere se abbiamo ricevuto il finanziamento per la riqualificazione degli impianti». In merito ai tempi il sindaco non si sbilancia: «Auspichiamo che entro l’estate possiamo avere sviluppi positivi sia per la gestione sia per l’intervento di riqualificazione».