Come era prevedibile, l’Arpa non ha verificato alcun picco nell’emissione di sostanze inquinanti nell’aria dopo – e sottolineiamo dopo – l’incendio alla Biondi Recuperi di Balanzano nรฉ con le centraline mobili nรฉ con quelle fisse. Sempre da Arpa, fanno notare come nel precedente episodio, a marzo 2019, quelle fisse avevano invece intercettato dei picchi a Brufa e Ponte San Giovanni, dove ci sono centraline fisse.
L’intervento di Arpa
La centralina mobile รจ arrivata quando la colonna di fumo – che nella fase piรน intensa era visibile fin da Gubbio – era ormai annullata dal solerte intervento dei vigili del fuoco, chiamati immediatamente dai cittadini della zona, che quasi se lo sentivano, potesse succedere di nuovo, dopo il precedente – e ben piรน grave – episodio di marzo 2019. Ovviamente non potrebbe essere altrimenti e non รจ certo colpa di Arpa se scoppiano incendi con questa frequenza, tant’รจ vero che la centralina mobile รจ stata spostata da Trevi, dove si trovava dopo il rogo alla cartiera
I rilevamenti
Nessuna anomalia sui valori di Pm10 rilevata dopo lโincendio di domenica pomeriggio alla Biondi recuperi di Ponte San Giovanni. A certificarlo รจ lโArpa, che tuttavia prosegue i campionamenti anche su altri valori ambientali: ยซGrazie alla tempestivitร dellโintervento delle squadre dei vigili del fuoco di Perugia โ rileva lโArpa โ lโincendio รจ stato contenuto senza ulteriori conseguenze e posto sotto controllo giร a fine serata. Un ruolo favorevole รจ stato determinato dalla scarsitร di vento, dovuta allโalta pressione, e dal contenuto quantitativo del materiale interessato dallโincendio, stimato in circa 30 metri cubi, costituito principalmente da legno, plastica e rifiuti ingombrantiยป.
ยซNessuna anomaliaยป
LโArpa spiega che ยซle due centraline piรน vicine al luogo dellโincendio (Perugia โ Ponte San Giovanni e Torgiano โ Brufa), non riscontrano anomalie dei valori di PM10, cosa accaduta invece con lโincendio, sempre alla Biondi recuperi, del 2019ยป. Arpa Umbria, in queste ore, sta proseguendo il lavoro di analisi e di indagine. I tecnici dellโAgenzia stanno sviluppando anche un modello di simulazione della dispersione degli inquinanti che permetterร , di concerto con USL1, di individuare le aree dove avviare una campagna di campionamento delle varie matrici ambientali, tra cui quelle alimentari. Anche i tecnici dei servizi del dipartimento di prevenzione dell’azienda Usl Umbria 1 sono rapidamente intervenuti sul posto, operando in sinergia con gli altri Enti, in particolare ARPA e Comune e, come detto, stanno procedendo alla programmazione e alla attuazione del necessario protocollo di campionamento delle matrici alimentari vegetali e di origine animale.