Cascata delle Marmore «Parcheggio da gratis a pagamento in pochi minuti con lo scotch. I multati ringraziano»

Il fatto è riferito dalla Thyrus Cycling Team

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dell’associazione Thyrus Cycling Team di Terni

Ancora una volta la gestione della Cascata delle Marmore torna a far discutere. Il gioiello che dovrebbe essere un orgoglio di tutta l’Umbria torna ad essere, invece, oggetto di imbarazzo. Nel secondo fine settimana di marzo, abbiamo organizzato un tour in bici tra il lago di Piediluco, la Cascata e la Valnerina. L’escursione è stata richiesta da un gruppo di ciclisti provenienti dalla provincia di Bologna, che si erano innamorati dei nostri posti dopo aver visto delle foto che vengono continuamente pubblicate sulla nostra pagina Facebook.

Il cartello senza e con il nastro adesivo

Arrivati un giorno prima della data prevista per l’uscita in bici, i ciclisti emiliani hanno pernottato in un residence della Valnerina dove si sono incontrati, per un aperitivo, con i responsabili della Thyrus. Durante l’incontro, mentre si discuteva del programma per il giorno successivo, con una certa amarezza i cicloturisti emiliani hanno riferito di un inconveniente che gli era capitato in mattinata, quando non appena giunti alla Cascata, si sono fermati per una visita. Al loro arrivo, un segnale dell’area diceva che il parcheggio era gratuito fino al 1° aprile ma al loro ritorno hanno trovato le multe sui parabrezza delle loro auto.

Subito il loro sguardo si è rivolto al segnale che avevano visto poche ore prima e, con loro grande sconcerto, si sono accorti che qualcuno aveva messo del nastro sopra la scritta, facendo diventare il parcheggio da gratuito a pagamento nel giro di pochi secondi. Per rimediare alla figura a dir poco imbarazzante, ci siamo fatti carico delle contravvenzioni non senza chiedere spiegazioni, nei giorni successivi, al solito apparato di tecno-burocrati responsabili dell’accaduto. Al telefono qualcuno ha addirittura improvvisato una maldestra giustificazione su cui andrebbe steso un velo pietoso, dicendo che la situazione era ben nota in quanto, già da tempo, c’è chi si diverte a togliere il nastro che poi bisogna rimettere ogni volta. Chissà, quindi, quanti altri turisti sono stati truffati in questo modo. Apporre del nastro su un segnale omologato, peraltro dopo l’arrivo delle auto, equivale ad una manomissione e multare i malcapitati seguendo questo metodo equivale ad una truffa, cosa tanto più grave se gli artefici sono le istituzioni.

Vale la pena sottolineare come mesi di duro lavoro fatto con grande sacrificio, da chi crede in un possibile sviluppo turistico del nostro territorio, rischiano di essere vanificati in pochi minuti da persone che sembrano odiare la loro stessa città. Come associazione, nei giorni precedenti, ci eravamo anche fatti carico della pulizia di alcune strade, intorno al lago di Piediluco, lungo le quali erano stati abbandonati dei rifiuti. Tutto ciò nel tentativo di offrire un’immagine più decorosa del nostro territorio. C’è da dire comunque che la serietà e la professionalità, oltre naturalmente ad un innato spirito di accoglienza da parte del personale della Thyrus e di molti cittadini, esercenti e non, hanno abbondantemente riscattato la nostra reputazione ed è da qui che bisogna ripartire.

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