di S.F.
Alcune note – difficile non notare i vari affanni nel procedere -, altre no. Fatto sta che il Comune di Terni ha messo nero su bianco le criticità nell’ambito dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza che, salvo proroghe future a livello europeo/nazionale, sono da terminare entro il 2026. Non a sorpresa al primo posto c’è il teatro Verdi.
IL 2° CONTROLLO DI GESTIONE 2024: «FORTI SCOSTAMENTI» PER LE SPESE
Il report è contenuto nel secondo controllo di gestione concomitante per il 2024 e, in particolar modo, si fa riferimento alla riunione del 15 ottobre a palazzo Spada per fare il punto della situazione. Sei le criticità emerse, a partire dal «teatro Verdi e alcuni progetti della direzione lavori pubblici per problemi derivanti dalle ditte appaltatrici». Poi la scuola di Campitello: «In linea con la tempistica Pnrr, ma in ritardo rispetto al cronoprogramma». E non di poco. Altra struttura scolastica al numero tre: il nuovo asilo di Campomaggiore. La motivazione è la stessa di Campitello e in aggiunta «la ditta esecutrice sta chiedendo pagamenti anticipati».
Il camposcuola ‘Casagrande’ non poteva mancare: «Ritardi da parte dell’impresa esecutrice dei lavori». Tra le criticità c’è anche il parco ‘Galigani’ di Cardeto, motivo? «Il primo lotto è stato finanziato, il secondo non ancora». Infine gli autobus elettrici: «Avranno un impatto sulla fornitura elettrica e questo si rifletterà sul costo della tariffa dei trasporti pubblici locali. Si sta, comunque, sistemando tutto il fotovoltaico a disposizione», viene specificato. Finita così? Negativo. Perché poi ci sono le osservazioni del direttore generale Claudio Carbone per l’intera partita Pnrr: è lui ad aver chiesto di predisporre «una relazione per conoscere l’impatto sul bilancio futuro in termini di spesa corrente e di investimento» e se gli interventi «impatteranno sul valore catastale del patrimonio comunale, al fine di porre in essere i conseguenti adempimenti di carattere fiscale». Infine la possibilità di affidare in concessione gli immobili, come ad esempio il nuovo asilo di Campomaggiore. Ciò se non si riuscirà con risorse proprie.