Covid-19, se ne va Luis Sepúlveda

Lo scrittore cileno è morto giovedì a 70 anni dopo aver contratto il virus

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È morto giovedì mattina, dopo aver lottato per diverse settimane contro il coronavirus, lo scrittore cileno Luis Sepúlveda. Se ne è andato all’ospedale di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato dopo aver contratto il Covid-19 al festival letterario Correntes d’Éscritas, svoltosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Avrebbe compiuto 71 anni il prossimo ottobre. È stato anche giornalista, sceneggiatore, regista e attivista politico nel suo Paese di origine, ma anche in campo ambientalista. ‘Il vecchio che leggeva romanzi d’amore’ e ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’ le sue più celebri opere.

Recentemente ad Assisi

Molto legato all’Italia – dove ha venduto nel complesso oltre 8 milioni di copie -, poco meno di un anno fa, nel maggio 2019, Sepúlveda era stato ospite della città di Assisi dove, al teatro Lyrick, aveva presentato il suo ultimo libro ‘Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa’. Ad ascoltarlo studenti ma anche cittadini, visto che il suo pubblico era di ogni età.

Il ricordo

Una testimonianza del legame fra Sepúlveda e l’Umbria viene da Giovanni Dozzini di ‘Encuentro’, festival umbro della letteratura in lingua spagnola: «Luis Sepúlveda era la nostra pop star. Ogni volta che lo invitavamo a Encuentro sapevamo che avrebbe riempito qualsiasi spazio, che la gente si sarebbe messa in fila per ascoltarlo, che la sua voce ruvida avrebbe tirato fuori le vecchie storie e altre che non avevamo mai sentito, da cui tutti sarebbero rimasti incantati. Non sono molti gli scrittori di talento capaci di farsi amare da così tante persone, e il caso di Luis è stato eccezionale. A giugno Luis e sua moglie Carmen Yañez, una poetessa eccellente, sarebbero tornati per tenere a battesimo la nuova stagione di Encuentro all’isola Polvese. Invece Luis è morto per colpa di questo cazzo di virus. Niente più storie, niente più calci a un pallone, niente più salsicce alla brace mangiate fianco a fianco. Una puta mierda».

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