Covid, a scuola sempre con la mascherina. Ok al test salivare per ottenere il green pass

Novità nelle Indicazioni strategiche dell’Iss per il ritorno in classe. Aggiornamenti anche per il certificato verde

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di F.L.

Sarà un ritorno in classe rigorosamente con la mascherina – obbligatoria anche al banco, dai 6 anni in su fino all’università compresa – quello che attende gli studenti italiani, tra cui quelli umbri. È una delle novità contenute nel documento ‘Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo del Covid in ambito scolastico’, redatto all’Istituto superiore di sanità insieme alle Regioni in vista del suono della prima campanella. Giovedì, in conferenza stampa, il ministro all’istruzione Bianchi ha comunque specificato che l’uso del dispositivo individuale potrà essere evitato se tutti gli alunni della stessa classe saranno vaccinati.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Senza mascherina solo per lo sport

«La mascherina – si legge nel documento – va indossata anche in condizioni statiche (ad esempio seduti al banco) anche in presenza di un distanziamento di almeno un metro. L’uso delle mascherine non è previsto per i bambini sotto i sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina». Viene inoltre raccomandato «fortemente» l’utilizzo di mascherine di tipo chirurgico in ogni situazione, indispensabili laddove non sia possibile il distanziamento di almeno un metro. L’uso della mascherina non è necessario per le attività didattiche di educazione fisica/scienze motorie e sportive sia al chiuso che all’aperto, dove è previsto invece l’obbligo di distanziamento interpersonale di almeno due metri. Per le stesse attività al chiuso – possibili anche di squadra in ‘zona bianca’, anche se l’invito è prediligere sempre quelle individuali – si richiede, oltre al distanziamento, anche un’adeguata aerazione.

Le regole su spazi comuni e ingressi

Nelle scuole bisognerà poi garantire «un adeguato ricambio d’aria nei luoghi di permanenza tenendo conto delle dimensioni e dell’ampiezza di ambienti e spazi, del numero di fruitori presenti e identificare eventuali ambienti/spazi scarsamente ventilati». La sanificazione dovrà essere giornaliera di tutte le superfici ad alta frequenza di contatto. Negli spazi comuni, aree di ricreazione, corridoi, dovranno essere previsti percorsi che garantiscano il distanziamento tra le persone, limitando gli assembramenti, anche attraverso apposita segnaletica. Laddove possibile, dovranno essere privilegiate le attività all’aperto». Ribadite nel documento le precauzioni già previste per l’anno scolastico 2020-2021, cioè quelle di «limitare l’utilizzo dei locali della scuola esclusivamente per la realizzazione di attività didattiche. In caso di utilizzo da parte di soggetti esterni dovrà essere assicurata adeguata pulizia e sanificazione dopo ogni uso. Gli ingressi devono essere differenziati logisticamente e/o temporalmente al fine di garantire il distanziamento e ridurre il rischio di assembramento».

Screening ogni 15 giorni

L’altra novità contenuta nel documento redatto dall’Iss insieme alle Regioni è poi il monitoraggio della popolazione scolastica attraverso test diagnostici. Partirà infatti a metà settembre una campagna di tamponi salivari a campione che interesserà ogni mese circa 110 mila studenti delle scuole elementari e medie ‘sentinella’ individuate dalle Regioni. In Umbria saranno invitati al test quindicinale 1.325 studenti, 804 nella scuola primaria (613 in provincia di Perugia e 191 in quella di Terni) e 521 nella scuola secondaria (395 più 126). I test da effettuare dovranno essere almeno 755 in tutta la regione, 483 nella scuola primaria e 272 in quella secondaria. Screening diagnostici allargati potranno poi essere previsti negli istituti con almeno due casi. In presenza di un singolo caso, si verificherà la possibilità di allargare lo screening ad almeno il piano dell’edificio scolastico dove è presente la classe dello studente positivo.

Green pass esteso a 12 mesi, sì ai test salivari

Novità, giovedì, anche per il green pass: è stato infatti approvato dalla Commissione affari sociali della Camera un emendamento al decreto sulla certificazione verde che sancisce l’estensione della validità a 12 mesi del certificato, sia per i vaccinati con due dosi che per i guariti con una dose. Per ottenere il green pass, inoltre, laddove non si sia vaccinati, saranno validi anche i test salivari, oltre a quelli antigenici e a quelli naso-faringei. Stando alle indicazioni date dal premier Mario Draghi è probabile che l’obbligatorietà del green pass sarà estesa non solo a grandi eventi, locali al chiuso e mezzi di trasporto pubblici ma anche, probabilmente, anche i luoghi di lavoro. Non prima però che il tema venga affrontato da una cabina di regia. Al vaglio del governo anche l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose.

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