Quattro persone, tutte di Cascia, sono state denunciate dai carabinieri forestali del posto, alla procura di Spoleto, per reati che vanno «dall’abuso edilizio al falso ideologico in certificazioni, falso ideologico in atto pubblico commesso da privato, resistenza a pubblico ufficiale e omissione di atti di ufficio».
«Dal controllo del territorio – spiegano i carabinieri in una nota – è emersa la presenza di un fabbricato, ad uso civile abitazione, realizzato recentemente su un’area già gravata da uso civico in favore della locale Comunanza Agraria. Il tutto in assenza delle dovute autorizzazioni legate alla presenza di tale vincolo».
I militari del Nucleo forestale di Cascia hanno svolto specifiche indagini e, entrando nel merito della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, hanno rilevato «importanti violazioni alla normativa edilizia e reati contro la fede pubblica. Dalle indagini svolte – prosegue la nota – è emerso che nelle asseverazioni allegate alle richieste di permesso di costruire, il progettista dei lavori aveva omesso in più occasioni di indicare la presenza dell’uso civico e del vincolo idrogeologico».
Di conseguenza tutti i titoli abilitativi rilasciati dal Comune di Cascia per la realizzazione del fabbricato sono risultati nulli, «poiché viziati da più dichiarazioni mendaci del progettista. Quindi il fabbricato è stato dichiarato totalmente abusivo. Da segnalare – aggiungono i carabinieri – anche la condotta dello stesso proprietario, il quale in fase di sopralluogo ha posto in essere un atteggiamento avverso e minatorio, volto ad impedire, intralciare e compromettere la regolarità del compimento dell’atto, cosa questa che gli è valsa anche una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale». Nell’indagine è coinvolta anche l’impresa edile costruttrice del fabbricato. «I trasgressori ora rischiano ammende fino a 51.645 euro e la pena della reclusione fino a due anni, oltre alla possibile demolizione del fabbricato realizzato abusivamente».