«A causa dei padroni incivili è vietato l’ingresso a cani di tutte le taglie in cattedrale». Questo il cartello comparso all’entrata della cattedrale di Santa Maria Assunta di Terni, dove il parroco, don Alessandro Rossini, ha deciso di introdurre il divieto d’entrata agli amici a quattro zampe dopo che, proprio all’interno del duomo, in occasione della Domenica delle Palme, sono state trovate le feci di un cane. Senza che il padrone abbia provveduto a rimuoverle. A riportare la notizia in prima battuta, mercoledì, è il quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘ con un articolo a firma di Lucilla Piccioni. Di seguito l’intervista al sacrestano della cattedrale, Marco Sabatini, e al parroco don Alessandro Rossini.
VIDEO – INTERVISTA A MARCO SABATINI (SACRESTANO) E DON ALESSANDRO ROSSINI (PARROCO DELLA CATTEDRALE DI TERNI)
A seguito dell’apposizione del divieto, il sacrestano Marco Sabatini – e non solo lui – ha riscontrato «un aumento dell’ingresso dei cani, con gente anche molto maleducata che ci ha detto di infischiarsene dei cartelli. E abbiamo trovato ancora escrementi dentro la chiesa e nessuno proprietario dei cani si è mai offerto di pulire o ristorare il danno». E così ora anche il duomo, una delle chiese dove era permesso l’ingresso agli animali anche durante le funzioni, a differenza della maggior parte delle parrocchie ternane, sarà off limits per i migliori amici dell’uomo. E tutto solo per la maleducazione di qualche padrone.