Inchiostro rosa su targhe e insegne stradali. È comparso l’otto marzo in corrispondenza della rotonda dedicata a Perugia a Sergio Ramelli ragazzo di 19 anni, militante di destra, ucciso nel 1975 da militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia.
OTTO MARZO MOVIMENTATO: POLEMICHE ANCHE PER LA STATUA DELLA DONNA NUDA
Alta tensione
Sergio Ramelli, una delle tante, troppe giovani vittime degli Anni di piombo, nei quali in Italia si moriva con troppa facilità per ragioni ‘politiche’, che era stato commemorato dal Comune di Perugia con una targa apposta in corrispondenza di una rotatoria, a lui intitolata, tra via del Giochetto e via del Favarone, a due passi dal centro. Già allora ci furono polemiche, con il Pd che chiedeva vi fosse sì un ricordo ma non una celebrazione. Ora questo nuovo episodi, che si inserisce in un crescendo di tensione fra destra e sinistra, nel solco di quanto accade nel resto d’Italia, che a Perugia minaccia di aumentare man man che ci si avvicina alle elezioni amministrative.
La denuncia
A denunciare l’atto vandalico il sito ufficiale che commemora Ramelli, che dà subito la colpa al corteo femminista passato in giornata, chiamando le attiviste «Poverette fuori tempo massimo, disadattate senza dignità che si sentono forti offendendo la memoria di una ragazzo di 19 anni brutalmente assassinato dai loro degni compagni antifascisti di ieri, figlie della cultura dell’odio e della distruzione e figlie di un liberismo liberticida. Non vale la pena sprecare parole per queste poverette – continua la nota – che pagano già la loro viltà, con una esistenza inutile ed insulsa fatta solo di odio e rancore e d’invidia per quello che loro non potranno mai avere: la dignità di donne vere libere dalle false libertà “create per usarle dentro a un letto, oppure nelle piazze come immagini di un carosello». Nella serata i militanti perugini di Forza Nuova, hanno provveduto a ripulire la targa indicante la Rotatoria Sergio Ramelli.
