Torna la tradizione del passaggio della Santa Casa di Loreto, come da un po’ di anni a questa parte, presso la frazione di Le Mura (Ferentillo). Un’iniziativa a carattere rievocativo e religioso che si terrà lunedì 9 dicembre alle ore 20.30 presso la chiesa della Trinità, nel cuore della piccola frazione della Valnerina.
Durante la santa messa, celebrata dal parroco don Rinaldo Cesarini, si inaugurerà il presepe realizzato da Luigi e Franco, come ogni anno, con novità e scenografie singolari. Al termine della messa, tempo permettendo, processione e fiaccolata per i vicoli dell’antica frazione. Le tante candele accese illumineranno tutto il percorso, creando un’emozionante suggestione in onore della madre di Gesù.
«Queste sono le tradizioni semplici, belle, che Le Mura tramanda – spiega lo storico locale Carlo Favetti -, da far conoscere a tutti. Gli abitanti hanno come tradizione l’accensione dell’albero, delle luminarie, la degustazione di pampepato, tortella, mostaccioni e nocellata, quest’ultima su foglie di alloro. Ma anche pesche di pasta frolla imbevute di alchemers, farcite di cioccolato e crema. La ricetta tradizionale del pampepato, realizzato da sempre dalle donne di Le Mura, vanta nell’impasto oltre al mosto anche lo storico liquore ternano Viparo».
«La chiesa – spiega Favetti – è stata edificata attorno al XV secolo ma rimaneggiata nel XVIII secolo. All’interno è presente una navata unica e nel retro un piccolo vano sacrestia. L’edificio presenta due ingressi con bei portali semplici in pietra, di cui quello laterale mostra una lunetta con tracce dello stemma del Capitolo Lateranense in affresco. All’interno – prosegue – un’acquasantiera in pietra. Sull’altare maggiore, nella mostra lignea, una tela raffigurante la Santissima Trinità. Sulla parete laterale altra tela con l’Arcangelo Michele che uccide il drago, del XVI secolo. In bella vista due statue di padre Pio e dell’Immacolata. Il pavimento è originale in pietra e cotto – aggiunge Favetti -. Tra i vicoli dell’abitato, palazzetti gentilizi restaurati di recente. All’ingresso della frazione, una edicola religiosa con un dipinto della SS. Trinità. A pochi passi dall’abitato, poco distante dalla frazione Ampognano, si può scorgere l’antico convento di Santo Manno del XV-XVII secolo, di recente restaurato e ora prestigiosa abitazione d’epoca. Ci auguriamo – conclude lo storico – che tradizioni come questa nei piccoli centri possano trovare adesione e partecipazione affinché la devozione popolare e le tradizioni possano essere tramandate alle future generazioni».