La maggior parte dei preziosi dipinti presenti nella collegiata di Santa Maria a Matterella (Ferentillo), sono stati recuperati e sono tornati al loro originario splendore, soprattutto quelli nelle nicchie della navata di destra e sull’arco trionfale del presbiterio, grazie al contributo volontario di cittadini, ma anche di Fondazione Carit, Comune, Gal e tanti altri enti, fra cui parrocchia e curia.
Il più antico dipinto presente a Santa Maria è l’Annunciazione, restaurato di recente. «L’ affresco – afferma lo storico locale Carlo Favetti – è situato sull’arco esterno della cappella del Santissimo Sacramento e raffigura un’annunciazione. L’affresco, rimasto per tanti anni in stato di degrado, dopo vari appelli e segnalazioni è tornato al suo originario splendore. Visibile ai turisti e fedeli, è databile verso la seconda metà del XV secolo e occupa per larghezza la superfice della parete, anche se in parte deturpato dall’apertura seicentesca dell’arco per l’edificazione della cappella del Sacramento. A destra la Vergine Maria con le mani incrociate sul petto e il volto rivolto in basso in atto di umiltà; al centro l’Onnipotente dentro una mandorla che benedice con la mano destra la Vergine; a sinistra l’arcangelo Gabriele annunziante che porge con la mano destra il giglio bianco. Il dipinto – aggiunge Favetti – che occupava tutta la superficie della parete, era assai articolato con presunte scene della vita della Madonna. Purtroppo, il primo ampliamento della collegiata avvenuto ai primi del XVI secolo e l’intervento strutturale del XVII secolo per l’edificazione della cappella del Sacramento, hanno portato al deturpamento dell’opera, considerata dalla critica preziosissima dal punto di vista artistico. Ci auguriamo – conclude – che presto anche il frammentario affresco delle stigmate di San Francesco di Orlando Merlini del 1505 possa tornare al suo originario splendore ed essere ammirato da tutti».