Festival Federico Cesi, bilancio positivo: quasi 7 mila spettatori

Soddisfazione per la kermesse andata in scena tra il 23 luglio e il 9 settembre ad Acquasparta, Montecastrilli, San Gemini, Spello e Trevi

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Sfiorati i 7 mila spettatori complessivi per la 14° edizione del ‘Festival Federico Cesi’, andato in scena tra i comuni di Acquasparta, Montecastrilli, San Gemini, Spello e Trevi. La kermesse si è svolta dal 23 luglio al 9 settembre con più di 65 concerti all’attivo: 40 sono stati trasmessi anche in live streaming con un totale che sale così ad oltre 35 mila spettatori.

La soddisfazione

La kermesse – che quest’anno voleva rendere omaggio alla forza dei cittadini e al loro spirito di resilienza dimostrato durante la pandemia Covid-19 – aveva il patrocinio della Regione Umbria, della Diocesi di Orvieto-Todi, dei Comuni che la ospitavano ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (Carit): «Siamo molto soddisfatti – le parole di Annalisa Pellegrini e Stefano Palamidessi, rispettivamente direttore artistico ed amministrativo del Festival -, la macchina organizzativa ha retto bene nonostante le difficoltà nel gestire tutto quello che prevede la nuova normativa anti-Covid con il relativo controllo dei Green pass, temperatura e quant’altro. Non abbiamo avuto ritardi né per l’inizio dei concerti né problemi di alcun genere. Nei nostri appuntamenti, soprattutto quelli ternani, abbiamo sempre registrato il sold out e per questo ringrazio Carit, tutte le amministrazioni comunali, la Diocesi, la Regione, gli spettatori, la popolazione locale e tutti coloro che hanno reso possibile la buona riuscita della manifestazione. A Spello, ad esempio, è stato fondamentale il supporto dell’Associazione cattolica italiana, della Fondazione Marchionni e della Pro Loco. La stessa cosa è successa negli altri Comuni dove si sono attivate tutte le associazioni locali. Il nostro è un Festival concertato con le realtà locali ma che ha, allo stesso tempo, un respiro internazionale. Ne è un esempio il concerto di chiusura ‘Il Martirio di San Terenziano’ al quale ha partecipato anche l’ensemble francese Via Luce».

La chiusura

L’atto conclusivo c’è stata giovedì 9 a palazzo Cesi, Acquasparta, con la prima esecuzione in tempi moderni dell’opera sacra ‘Il Martirio di San Terenziano’, dedicata al Santo che fu vescovo di Todi nel I secolo dopo Cristo. Il concerto è stato eseguito da artisti di fama internazionale come il contralto Floriano D’Auria (che ha ricoperto il ruolo di San Terenziano), la soprano Annalisa Pellegrini (Angelo), il baritono Roberto Mattioni (Flacco), il tenore Raimundo Pereira Martinez (Leciano) e il basso Mauro Borgioni (Cassio), con il gruppo vocale RomEnsemble e , per la parte strumentale, il CivicAntiqua Ensemble di Roma e l’Ensemble Via Luce di Parigi, con Gabriele Benigni primo violino concertatore. Durante il Festival si sono tenuti anche una serie di appuntamenti con ‘FH Giovani’, i nuovi talenti musicali in concerti matinée e pomeridiani a Trevi, a Villa Fabri e all’Auditorium San Francesco.

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