Fino a sabato 21 nessuno aveva manifestato problemi, poi i primi sintomi ed i risultati dei tamponi. Ora, a distanza di una settimana, il conto รจ di otto positivi: si tratta di alcuni ragazzi che dal 16 al 21 agosto hanno preso parte ad un campo scuola nella frazione – Acquasparta – di Casteldelmonte, nella casa di accoglienza โOstello 2000โ. L’iniziativa รจ stata organizzata dalla parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice di Padule, nell’eugubino.
I contagi
Al campo scuola hanno preso parte 46 ragazzi delle scuole medie, 11 animatori ed il sacerdote don Mirko Nardelli. ยซTutti – spiega la parrocchia – i partecipanti sono arrivati con mezzi propri, accompagnati dai loro genitori, e muniti di green pass rilasciato dopo un tampone. Il campo scuola si รจ svolto senza problemi e completamente fino a sabato 21 agosto, quando i genitori sono tornati a riprendere i ragazzi, senza alcun ritorno anticipato e tanto meno precipitoso. Tra domenica 22 sera e lunedรฌ 23 agosto i primi sintomi si sono manifestati su un adolescente, poi risultato positivo al tampone, seguito da un altro ragazzo nel giro di qualche ora. La parrocchia di Padule ha subito chiesto a tutti i soggetti coinvolti nel campo scuola di fare i tamponi a scopo precauzionale. Nella giornata di mercoledรฌ 25, il test rapido per la diagnosi del coronavirus รจ stato effettuato da sacerdote, animatori, ragazzi partecipanti e genitori. Tutti risultati negativi, tranne un ragazzo che nel frattempo aveva manifestato alcuni sintomiยป.
ยซConsapevoli del rischioยป
Giovedรฌ 26 sono stati avviati i contatti con la Usl per la mappatura ed il tracciamento delle persone coinvolte – tutti in isolamento nel contempo -, quindi la diagnosi dei tamponi molecolari: ยซDal tardo pomeriggio di venerdรฌ – sottolinea la parrocchia – e nella mattinata di oggi stanno arrivando i risultati dei tamponi molecolari che, al momento, sono risultati positivi per 8 ragazzi (compresi i due adolescenti con i primi sintomi), che hanno partecipato al campo scuolaยป. Don Mirko Nardelli, vice parroco a Padule nonchรฉ organizzatore della settimana a Casteldelmonte, spiega che ยซeravamo consapevoli che stavamo correndo un rischio, come lo erano i genitori che hanno firmato il patto di corresponsabilitร , come previsto dalla normativa. Ma lo abbiamo ritenuto importante per la socialitร dei ragazzi, troppo spesso soli in un anno e mezzo vissuto con grandi difficoltร e tanti problemi. Riteniamo che la componente del rischio fosse minore rispetto al bisogno urgente dei ragazzi di ritrovarsi. Il bene seminato non fa rumore – conclude – e cresce lentamente, rispetto al chiacchiericcio di queste oreยป.