Federmanager Terni: «Perché non c’è spazio per un Its?»

Disoccupazione giovanile e problemi: «Allargare spazi e presenze in città. Uno degli aspetti più deprimenti della nostra realtà è la disoccupazione giovanile»

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di Federmanager Terni

Uno degli aspetti più deprimenti e pericolosi della nostra realtà locale è sicuramente rappresentato dalla disoccupazione giovanile e non possiamo esimerci da una approfondita riflessione del nostro sistema di formazione, specie in area tecnica. Il paradosso è che profili professionali molto ricercati non trovano collocazione per mancanza di offerta.

Si tratta di una realtà nazionale come ci illustra una elaborazione di Confindustria su dati Excelsior-Unioncamere presentati lo scorso anno in occasione di Orientagiovani. Anche in un anno di ripresa come quello passato le imprese hanno ricercato e non trovato 110 mila profili Steam (scienze, tecnologia, engineering, arte, matematica), vale a dire l’equivalente di una città intera come Terni.

In molte regioni si è attivato un circuito ‘virtuoso’ di creazione degli Its con lo scopo di creare una istituzione formativa agganciata alle caratteristiche del territorio ed alle economie locali. In questo l’Umbria si è distinta per la sua solita mania centripeta attivando un solo Its e guarda caso solo su Perugia. Un recente articolo del professor Croce ci ha forniti numeri, caratteristiche e connotazioni della nostra realtà regionale. Gli Its hanno ormai 11 anni e sono più di 100 sul territorio italiano.

Sia la Comunità europea sia il Governo italiano ne hanno colto l’importanza destinandogli importanti risorse economiche sia nell’ambito del Fse che nel Pnrr. Non si tratta di inventarci nulla in quanto queste scuole post diploma ad alta specializzazione tecnologica (della durata di 2-3 anni) hanno già una struttura consolidata in Europa basta guardare alle Haute École Spécialisée francesi o alle Fachhochschulen tedesche.

Uno dei ‘segreti’ principali sta nella sinergia tra queste scuole di formazione e le aziende del territorio. Per questo motivo, inoltre, gli studenti sono rigorosamente selezionati e oltre la metà dei docenti proviene dal mondo delle imprese. Terni ebbe, negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso una importante e quasi unica esperienza in questo senso con i superperiti che uscivano dall’allora It industriale e che hanno rappresentato il nerbo della classe dirigenziale di molte delle aziende ternane e non.

Per questo non si può che accogliere con grande partecipazione e consenso l’iniziativa di dieci associazioni datoriali regionali che hanno chiesto alla Regione Umbria l’istituzione anche a Terni di un Its per profili e formazioni specifiche per la struttura economica dei territori e delle rappresentanze dei soggetti economici.

Obiettivo degli Its non è solo quello di coprire una domanda di skill per l’attuale struttura produttiva ma anche venire incontro alle nuove esigenze del mondo del lavoro che necessita sempre di nuove figure. Tra queste ad esempio, quelle legate all’elettricità, all’ambiente e alle nuove produzioni. Da qui gli Its green. Per questi motivi la nostra organizzazione si unisce con entusiasmo alla richieste già rappresentate dalle 10 associazioni di categoria e si appella alla Regione perché allarghi gli spazi e le presenze di questo nuovo agente educativo dando a Terni ed al suo territorio opportunità e mezzi per rispondere ad una situazione dalle molte criticità. Su questo si misurerà anche la capacità degli attori politici locali nello sforzo di massimizzare le eventuali sinergie del livello regionale contrastando prassi motivate da egoismi territoriali.

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